Samb e futuro. La caccia ai tre nomi potenziali acquirenti della Samb (quelli che il sindaco ha appuntati nella sua agenda) è bella che conclusa anche se dichiarazioni ufficiali da parte loro sarebbero più gradite a tutta la città, almeno credo. Per combinazione tutti e tre iniziano per M: Milone, Moneti e Mariani. Mentre però le ambizioni di Milone e Mariani finiscono con la D, quelle di Moneti finirebbero con la E. Un gioco di parole e di lettere sul quale la Samb si sta giocando il suo futuro.

Personalmente non conosco nessuno dei tre, a parte Filippo Olivieri che sta alle spalle di Giuseppe Mariani di Roccafluvione e di un altro personaggio del quale ancora non si conosce il nome. Di Moneti non so nulla ne mi importa saperlo se il suo interesse è finalizzato al campionato di Eccellenza. Il primo, perlomeno nella lista del sindaco, resta Paolo Milone che potrebbe essersi svincolato dalla morsa precedente e ci starebbe pensando. Nutro qualche speanza perché sarebbe impensabile infatti l’accanimento di Gaspari se, dopo averla conosciuta bene, non avesse capito che il germe Samb è in qualche modo entrato nella tranquilla e ricca famiglia romana. Se ci riuscisse avrebbe fatto bingo anche politicamente. Ancora di più considerando che il famoso patron romano vicino ai Milone pende in tutt’altra direzione. Sarebbe invece grave se la corte all’assicuratore dovesse finire in divorzio al fotofinish e senza ‘secondi’ come già successo.

I fatti oggi dicono questo. Giuseppe Mariani, mister x e Filippo Olivieri, invece, sarebbero le cosiddette carte di riserva ma solo perchè anche loro ci stanno pensando. Altrimenti il sindaco avrebbe dato loro subito le chiavi. Olivieri mi ha infatti appena detto che è in riunione per la questione Samb e che domani scioglierà tutte le riserve. Gli ho detto che l’occasione è ottima. Chi iscriverà la Samb in serie D diventerà una specie di eroe. Se grottammarese e in coabitazione con altri ancora meglio.

Ci sarebbe anche la C di Colonna del quale sto aspettando notizie e risposta alle mie sollecitazioni. Ho l’impressione però che anche lui non veda nel calcio una priorità assoluta alla pari dei Milone. Parlando con Bonacina, il suo consulente di fiducia, mi sono permesso di dirgli che, se  fosse venuto almeno una volta a San Benedetto del Tronto ed avesse conosciuto città e la passione per la squadra dei suoi colori calcistici, sarebbe venuto di corsa di corsa ad iscriverla in serie  D, viste anche le condizioni ottimali che non lo erano quando i debiti erano tanti e indecifrabili. Non ho fiducia in una risposta positiva anche se continuo a sperarci.

Insomma la Samb è nelle mani del sindaco che ha carti concrete per mantenere la serie D. Se tutto venisse vanificato all’ultimo istante sarebbe per me clamoroso, molto clamoroso.