SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Affondato nella notte il “Biancamaria“, salvi i marinai. Mentre era a largo di Tortoreto, a 35 miglia marine dalla costa, intorno alle 21 l’ equipaggio, formato da due sambenedettesi, i fratelli Alessandro e Andrea Grossi, e due tunisini Chawki Safì e Mohammed Ben-Othmane, ha avvertito un rumore. Sembrerebbe dalla prima ricostruzione che il peschereccio abbia urtato qualcosa e di conseguenza abbia cominciato ad imbarcare acqua.
Pare che il personale di bordo abbia attivato i sistemi di svuotamento, ma senza esito. La barca è affondata dopo un’ora e mezza. E’ stata la Guardia Costiera di Giulianova a coordinare i soccorsi in collaborazione radio con quella di San Benedetto.
Abbiamo raggiunto al telefono il comandante in seconda Giuseppe Marzano: “Eravamo in costante comunicazione con il Biancamaria e abbiamo consigliato all’equipaggio di indossare i giubbetti di salvataggio e di gonfiare la zattera. In più abbiamo mandato in soccorso altri pescherecci della marina di San Benedetto a recuperare gli uomini. Questi sono tornati al Porto intorno all’una. Come previsto essendo di nostra giurisdizione il primo luogo di approdo dei naufraghi, saremo noi a condurre le indagini”.
I fratelli Grossi sono stati tratti in salvo dal moto peschereccio “Giulio” mentre i tunisini dal “Nicola Palanca”.
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La marineria sambenedettese se deve fa rebbenedì!!!
Un urto? E con cosa può urtare un peschereccio in adriatico, in mare aperto?
Piceno da dove vieni ? da porchia ? in mare anche aperto si trova di tutto, tronchi di albero portati da fiumi
tronchi d’albero trasportati da navi che con maremosso perdono i carichi , container caduti ancora galleggianti
bidoni di olio galleggianti ,se non ci credi ti mando le foto di cosa si e’ ritrovato nella rete un peschereccio proprio
una settimana fa’ pescando in quelle zone ….ma e’ meglio non commentare e riflettere un abbraccio ai fratelli
Andrea e Alessandro.
Mi scuso, non vengo da Porchia ma non sono sicuramente un esperto.
Ho letto stamane del tronco, ma non pensavo che un tronco galleggiante potesse affondare un peschereccio simile.
Le assicuro , per quanto possa sembrare banale, che un tronco di grandi dimensioni pesante oltre 10 quintali a causa dell’acqua assorbita può essere molto pericoloso per la navigazione.
Essi vengono portati in mare dalle piene dei fiumi , il Po ne trasporta centinaia , e possono vagare in mare anche per anni.
Colpito in velocià e nella giusta angolazione può anche sondare uno scafo in legno e danneggiare lievemente anche quelli in acciaio.
in mare si possono trovare ostacoli improvvisi come , ad esempio , bidoni e pezzi di carico perduti dalle navi . Addirittura i container che cadono in mare a causa delle burrasche galleggiano in quanto sono chiusi ermeticamente e vagano trasoprtati dalle correnti.