SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nessun passo indietro, anzi l’ennesimo invito: “In città 44 hotel godono della licenza per restare aperti tutto l’anno, il mio appello è rivolto a loro”. Giovanni Gaspari non cambia idea sul tema della destagionalizzazione e sprona gli operatori turistici ad investire: “Ci sono strutture che hanno le attrezzature ed è opportuno che rimangano attive. Ognuno faccia la propria parte, cercando il rinnovamento e magari intercettando finanziamenti ed incentivi comunitari, regionali o locali”.

Secondo il sindaco “sono gli albergatori a doversi procacciare i clienti, non deve essere il Comune a procacciarli per loro”. Nonostante ciò ad ottobre è previsto l’arrivo di un folto gruppo di tedeschi, mentre il direttore dell’agenzia federale del Turismo della Russia, Alexander Radkov avrebbe manifestato al primo cittadino la volontà di trascorrere prossimamente le vacanze in Riviera. “E’ un segnale d’attenzione – dice Gaspari – la prova che all’estero appariamo meglio di come tendiamo a dipingerci noi”.

I vacanzieri che giungeranno a San Benedetto troveranno più metri di spiaggia a disposizione nel tratto nord del litorale. Questo grazie al ripascimento di circa 5 mila metri cubi di sabbia terminato venerdì. Cinque giorni di lavori che hanno allo stesso tempo causato disagi e polemiche: “Li avevamo messi in conto – prosegue il numero uno di Viale De Gasperi – mi rendo conto che chi è venuto al mare per 5-6 giorni abbia dovuto fare i conti con l’intervento. Appena abbiamo avuto l’autorizzazione siamo partiti. Sapevamo che la rena aveva bisogno di ossigenazione, il problema comunque è stato risolto”. I bagnanti hanno dovuto però fare i conti anche con una grande quantità di detriti neri, depositati a riva: “Nella sistemazione e nella movimentazione della sabbia sono state rimosse delle particelle vegetative che giacevano nel fondo. Sono state rimesse in circolazione. La Picenambiente sta ripulendo la battigia, con un po’ di pazienza risolveremo tutto a breve. Abbiamo rafforzato un punto in grado adesso di resistere da qui fino alla realizzazione del pennello sull’Albula”.

Come spiegato più volte, il tratto in prossimità della foce del torrente soffre delle correnti generate dall’assenza delle scogliere di protezione. “Il pennello eliminerà l’emergenza. Il bando per il progetto sarà pubblicato entro ottobre”.