GROTTAMMARE – Tra i vicoli del Paese Alto di Grottammare, tornare con la mente al passato e lasciarsi cullare tra quelle vie in cui la cittadina sull’Adriatico è nata, è ormai prassi sia per i cittadini che per i tanti turisti.
Ma di tanto in tanto, a qualcuno, a forza di passeggiare in quelle stesse vie, viene una idea e contribuisce così a riportar alla vita l’antico borgo. Una di queste persone è Camilla Egidi, grottammarese doc, londinese di adozione (ci passa lunghi periodi ndr) e presidente di Anime di Strada, l’associazione che ha organizzato il Buskers Festival. L’evento, che si terrà dal 19 al 21 luglio, porterà al Paese Alto una vera e propria invasione di musicisti di strada londinesi, tutti giovanissimi.

Come è nata l’idea, grazie ai suoi viaggi a Londra?
“Avevo una pausa lavorativa obbligatoria e ne ho approfittato per fare una esperienza estera e per perfezionare la lingua. Essendo amante della musica dal vivo ho cominciato a frequentare locali che la facevano e mi sono imbattuta nel Jamboree, dove ho conosciuto diversi artisti che ci rapivano con gli accordi dei loro violini, contrabbassi e fisarmoniche. Mi capitava di sovente di riconoscerli anche nei mercatini di Londra ed ho cominciato a seguirli assiduamente, fino a quando non ho creato dei veri e propri contatti con loro”.

Ed è nato il sogno?
“Tra pensieri confusi, appunti sparsi su fogli volanti. Attraverso le strade di Londra e la percezione dagli occhi della gente e negli sguardi dei musicisti, di un racconto che narra strade percorse e di vita vissuta.

Quando il sogno ha preso corpo?
“Lo stupore e la meraviglia nei confronti di certe esperienze, me le portavo dietro anche quando tornavo in Italia, non pensavo ad altro. Fino a quando, un giorno di settembre, mentre camminavo tra i vicoli della mia infanzia (quelli del Paese Alto ndr), certi pensieri solo hanno cominciato a prendere forma. Tutto è iniziato per gioco”.

E poi…
“Ho condiviso quello che stava diventando un progetto con le persone che mi stavano più vicine in la mia idea”.

Ed è nata l’associazione Anime di Strada, arte e musica
“Caso strano è che l’associazione ha preso il nome dal festival e non il contrario. Le anime di strada sono i musicisti. Ci occupiamo di arte da quella artigiana a quella visiva, passando per fotografia e la pittura”.

Cinque ragazze per un sogno?
“Oltre me, fondamentali le mie socie: Maria Cristina Finicelli, Francesca Pignati, Donatella Di Buò, che oggi non sono qui con me a causa dei numerosi impegni. Ma mi sento di parlare anche per loro. Abbiamo fatto gran parte del lavoro da sole, nonostante la nostra inesperienza. Fondamentali i collaboratori esterni come Margherita Casilio, Paolo Piunti, Bruno Catalini, determinanti nella realizzazione del festival e il Comune di Grottammare che ha creduto fortemente in noi”.

Ci parli dei buskers
“Sono tutti artisti che vivono a Londra che è una città multietnica, per cui hanno tutti origini diverse. Sono amici, intercambiabili, li vedrete suonare in un gruppo, poi durante la serata faranno i solisti per le vie del Paese Alto e magari concluderanno l’esibizione in un altro gruppo. Non metteremo alcun paletto e daremo spazio alla loro creatività”.

Leggo dei nomi italiani in programma, anche tra pittori e fotografi
“Abbiamo dedicato uno spazio ai ragazzi giovani che si sono proposti per partecipare alla mostra pittorica che si terrà alla Scala Liszt. Cammin facendo si erano proposte altre situazioni, ma siamo rimasti  fedeli al tema iniziale.Abbiamo però aggiunto il concerto di Giuseppe Novelli per domenica sera. Volevamo dare una possibilità ad un cantautore locale, che per motivi di studio si è spostato al nord Italia, di tornare a casa e fare un concerto qui , dopo ben 15 anni”.

Tutta la tradizione picena in un festival dai colori londinesi
“Sì, abbiamo selezionati gli artigiani che riproporranno antiche arti sotto le logge. Dalla merlettaia di Offida, alle pajarole di Acquaviva, alle retare di San Banedetto, ai maestri liutai del piceno”.

Qualche altra particolarità?
“L’associazione Caleidoscopio farà rappresentazioni teatrali e all’ingresso del Paese Altro sarà proiettato un loro video che fungerà da promozione e guida dl festival”.

Tutto questo a ingresso gratuito?
“Sì, ma speriamo che il pubblico condividerà la filosofia dei buskers e contribuirà al sovvenzionamento degli artisti lasciando un’offerta nel cappello poggiato a terrà o nella custodia degli strumenti o acquistando i cd”.