SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Grande partecipazione alla conferenza stampa, convocata congiuntamente da Fondazione Libero Bizzarri e da Cinemadamare alla Palazzina Azzurra, a cui ha preso parte il giornalista Bill Emmot.
“Come vedete parlo poco l’italiano”, ha esordito l’ex direttore dell’Economist. “Capisco bene l’italiano, ma non capisco gli italiani”, ha aggiunto spiegando il senso del film “Girlfriend in a coma”, proiettato domenica sera in Palazzina Azzurra.
“Con questo lavoro ho voluto fondamentalmente due cose: la prima, raccontare le bellezze dell’Italia per cercare di capire come funziona il vostro Paese, la seconda, realizzare un documentario per fare appello all’emozione e per far pensare le persone, cosa che, l’unica mia professione che è quella di giornalista, svolta fino a due anni fa, non mi restituiva a sufficienza”.
Emmot sta lavorando ad un altro documentario, questa volta sull’Europa, quell’Europa che sostiene abbia trascinato con sé l’Italia nella crisi in cui versa. Un coma reversibile però, tiene a precisare.
Il programma di lunedì del Bizzarri prevede la proiezione di “l’Industriale” di Giuliano Montaldo e la presenza dello sceneggiatore del film, Andrea Purgatori.
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Sarebbe fantastico se Bill potesse spiegarci le differenze tra l’orgoglio inglese e quello italiano.
Perché i politici inglesi hanno detto NO all’Euro e criticano costantemente l’UE, la PAC e le politiche monetarie della BCE?
Perché noi Italiani abbiamo accettato l’Euro, finanziamo l’agricoltura francese e importiamo latte tedesco, senza che nessuno si incaxxi seriamente?
Da ex-direttore dell’Economist mi aspetto che il suo interesse si indirizzi verso qualcosa di importante rispetto alle performance sessuali del Berlusca.
Bill Emmot è stato direttore del giornale “The Economist” che è stato sempre al servizio assoluto del capitalismo e non ha mai concesso niente a quelle teorie economiche che hanno attenzione anche per quelle minoranze che sul pianeta Terra non possono fare la spesa alimentare. Mi si dimostri il contrario. Premesso che ieri sera ho ho avuto piacere a partecipare alla visione del suo “Girlfriend in a coma” che rappresenta una ottima opera di documentazione dell’Italia in questi ultimi anni penso che alcune cose bisogna dirle. Intanto sia chiaro e senza equivoci a Bill Emmot, giornalista inglese a me non… Leggi il resto »