SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un opuscolo, allegato al Bollettino Ufficiale Municipale, da inviare in tutte le case sambenedettesi. Raccoglierà le attività svolte in questi due anni dall’amministrazione Gaspari, sia quelle in corso di attuazione. Ciascuna sarà accompagnata da una breve illustrazione.

L’iniziativa, dal costo di 4 mila euro, è stata approvata all’unanimità dalla giunta lo scorso 11 luglio. Il depliant verrà concepito “in forma neutra e dal taglio rigorosamente istituzionale”. Nella delibera si chiama in causa la legge numero 150 del 7 giugno 2000: “Le attività di informazione e di comunicazione sono, in particolare, finalizzate a illustrare le attività delle istituzioni e il loro funzionamento e a promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale. La stessa norma afferma che le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni si esplicano, oltre che per mezzo di programmi previsti per la comunicazione istituzionale non pubblicitaria, anche attraverso la pubblicità, le affissioni, l’organizzazione di manifestazioni e la partecipazione a rassegne specialistiche, fiere e congressi”. Per il Comune, l’idea proposta “rientra dunque tra quelle classificabili come di comunicazione pubblica”.

Già sotto Pasqua, il primo cittadino si adoperò per aggiornare gli iscritti del Partito Democratico sui provvedimenti mandati avanti dal centrosinistra. Due allegati, uno riferito al quinquennio 2006-2011 e un altro dedicato al biennio 2011-2013, riassumevano le promesse mantenute: “Spero – disse – che possa servire a tutti noi, che quando discutiamo non abbiamo sempre a disposizione un prontuario da poter consultare, per poter affrontare in modo più sereno le riunioni di partito. Auspico inoltre che possa aiutare i compagni e gli amici iscritti al Pd a trasmettere queste importanti informazioni all’esterno, per contrastare le maldicenze”.

Stavolta, ad essere informata sarà l’intera cittadinanza. Una decisione che ha immediatamente scatenato l’ira dell’opposizione. “L’opuscolo magari servirà a capire finalmente il perché ed il percorso che hanno avuto le pensiline fotovoltaiche”, polemizza il gruppo consiliare del Popolo della Libertà. “L’operazione costerà quasi quanto risparmiato con l’allontanamento dell’assessore Marco Curzi. Certo è che questa improvvisa voglia di trasparenza ci sorprende e ci fa domandare: ma quanto sarebbe costata l’enciclopedia necessaria per informare i cittadini su tutte le opere promesse e puntualmente disattese? Il sospetto -anzi la certezza- è che a spese della città questa amministrazione entrerà nelle nostre case con il prodotto che la contraddistingue da sempre, ovvero lo spot per una pubblicità ingannevole”.