CUPRA MARITTIMA – Riportiamo fedelmente la lettera aperta, indirizzata alla giunta D’Annibali, inviataci dal gruppo di minoranza Pdl- Insieme per Cupra a firma dei consiglieri Basilio Caporossi, Alessio Piersimoni e Giuseppe Croci.

“Dalla lettura del bilancio di previsione per gli anni 2014/2015 si capisce che siamo davanti ad un libro dei sogni in cui sono riportate spese ed entrate relative a progetti già previsti per gli anni passati e mai realizzati, ma di questo risponderete alla cittadinanza. In questa sede preferiamo soffermarci sul bilancio di previsione per il 2013 dal quale emerge un quadro economico talmente grave del nostro paese, che era inimmaginabile dopo quattro anni di, a vostro dire, assennata ed impeccabile gestione economico-finanziaria dell’Ente. Non solo, infatti, non sono previsti investimenti lungimiranti per il futuro del paese, che ormai sta subendo passivamente lo sviluppo economico e turistico dei paesi limitrofi, ma anche le scarse risorse economiche, sono male utilizzate a causa di scellerate scelte politiche. Da un’analisi più puntuale emerge che i primi tre titoli delle entrate sono utilizzati per la copertura di un solo di Titolo delle uscite, le Spese Correnti: il funzionamento dell’Ente Comune costa a noi cittadini oltre 1milione e 300mila euro, una somma che annulla la gran parte delle entrate finanziarie. Riportare molti servizi ad una gestione interna al Comune, non è stata una scelta vincente come invece ci si vuol far credere, ma bensì causa di una spesa corrente sempre più elevata, malcelata da fasulli proclami politici. Il titolo III della spesa, entrate extra-tributarie,  ha fatto registrare nelle previsioni un calo dell’ 8,38% con saldi di gestione preoccupanti come il disavanzo di 198mila euro per i servizi alla persona, di cui 40mila dovuti per il servizio mensa scolastica; ed anche nel servizio tecnico e dei proventi dei beni dell’Ente dove si registra un saldo negativo di ben 204mila 900 euro con una copertura del solo 63%. Dov’è la razionalizzazione e il controllo tra entrate e spese dell’Ente? Ci chiediamo come sia possibile che il servizio mensa non si autofinanzi, ma abbia un disavanzo così elevato che va a pesare su tutti i cittadini. Peserà sui cittadini anche l’aumento considerevole delle anticipazioni di cassa (tesoreria ovvero banca) che la Giunta ha portato da 400mila euro a 1 milione di euro: un incremento di 600mila euro rispetto alle previsioni del 2012 che, anche se non impatta nella percentuale di indebitamento per l’accensione di prestiti, rappresenta un indebitamento verso terzi. Ancora una scelta in netta contraddizione tra ciò che l’attuale maggioranza dice e ciò che invece fa, scaricando sul futuro i costi dell’indebitamento attuale. Rimaniamo allibiti inoltre di fronte agli stanziamenti destinati al turismo: poco più di 40mila euro per l’ attività sulla quale il nostro paese si regge e che rappresenta il settore di maggior flusso finanziario. Evidentemente per l’attuale maggioranza è preferibile andare a cercare le risorse nelle tasche dei cuprensi, dato che nell’ambito delle entrate tributarie, essenzialmente IMU e TARES, vi è un aumento del 13,65% che va ad impattare sulle risorse reddituali dei cittadini e sulla crisi macroeconomica e strutturale in corso, non risolvendo il controllo della spesa corrente che risulta elevata e scarsamente razionalizzata per un paese delle nostre dimensioni. A proposito poi di decisioni miopi, ecco che per la voce “sviluppo economico” si stanzia la ridicola cifra di 1600 euro; quelli che dovrebbero essere i settori chiave dello sviluppo e della crescita per il nostro paese, vengono ignorati in questo bilancio.

Il quadro generale riassuntivo rileva un equilibrio economico finanziario, tra spese finali ed entrate finali, con un saldo netto negativo da finanziare di euro 148mila euro ed un utilizzo del 65% delle quote di urbanizzazione pari a euro 92mila euro. Si nota che il pareggio di bilancio dipende in modo preponderante dall’accensione di prestiti (pari a 1.726.256 euro) contro un rimborso prestiti per euro di 1.578.256. Si evidenzia dunque un bilancio ingessato dai vincoli di finanza pubblica ma anche dai debiti in conto capitale. Pertanto, visto che il bilancio che siamo chiamati a votare si basa sull’indebitamento del paese, senza una attenta gestione dello sviluppo, dove le principali spese sono quelle per il mantenimento logistico dell’Ente, dove si trascurano il Turismo, l’Istruzione e lo Sviluppo Economico;visto che questo bilancio non da futuro al nostro paese, i sottoscritti consiglieri esprimono voto contrario.

Siamo inoltre stufi di vedere in programma le stesse opere la cui realizzazione viene continuamente posticipata e mai concretizzata: Piste ciclabili e Polo scolastico, sono in primis quelle opere che con scadenza annuale ci troviamo ad approvare all’interno di questo consesso, ma che per incapacità o per scelta politica, ancora non sono state realizzate. Troviamo inoltre delle ombre relative al bando per accedere ad un prestito statale per finanziare i campi sportivi previsti e già finanziati all’interno del project financing del polo scolastico. Chiedere un finanziamento per delle opere già finanziate da privati non ha senso e soprattutto non rappresenta un vantaggio per la pubblica amministrazione; tutto ciò inoltre potrebbe rallentare e complicare ancora la realizzazione di un’opera, quale la scuola, di cui realmente il paese necessita. Per le motivazioni sopra riportate, i sottoscritti consiglieri, esprimono voto contrario”.