SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Felice Gregori lo ripeteva da tempo: “Così non si va avanti, va messo un punto”. Il punto, definitivo, l’ha messo proprio lui, rassegnando le dimissioni da segretario comunale nel corso della turbolenta riunione del Pd di mercoledì sera. Esasperato, irritato, deluso: Gregori se ne va sbattendo la porta, nonostante il suo mandato fosse in dirittura d’arrivo. Appena quattro mesi lo separavano dal congresso, che avrebbe incoronato il suo successore: “Sto preparando la lettera con le motivazioni del mio gesto, la girerò al coordinatore provinciale Di Francesco. Gli chiederò di fare da traghettatore, valuti lui”.
Conseguenza di una frattura insanabile all’interno di un partito composto oramai da due frange contrapposte. Gregori? Puntualmente in mezzo, nel difficile ruolo di mediatore, spesso contestato dal sindaco Gaspari e dal suo gruppo di fedelissimi. “Sono stanco, non sono più disposto a ricoprire il ruolo di piccione impallinato. Mi ritengo una persona seria e coerente, la mia coerenza mi ha spinto a ciò. Sono sempre stato garante di tutti, sfido chiunque a smentirmi. Per indire l’Unione Comunale ci è voluto un mese, col risultato di essere accusato di non organizzare riunioni. Se il problema sono io, lascio a chi è più bravo. Faccio ammenda, ma da oggi in poi mi aspetto valanghe di incontri. Ho un’altra visione di partito, auguri a tutti”.
Mettere a votazione la proposta di non votare: è stata questa la cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il capogruppo dei democratici, Claudio Benigni, ha infatti spinto affinché i tesserati non si esprimessero in merito ai due temi all’ordine del giorno posti sul tavolo da Perazzoli, Emili e Pezzuoli: distributore di benzina low cost e pensiline fotovoltaiche.
Nel primo caso, si rinfacciava di aver varato il bando avvalendosi di un parere regionale basato su comunicazioni “parziali e ridicole”, mentre per quel che riguarda il progetto della ditta Troiani&Ciarrocchi, si chiedeva al Comune di verificare l’esistenza di difformità tra i disegni originari e la realizzazione effettiva, revocando eventualmente qualunque autorizzazione
Risultato 19 a 12 in favore di Benigni e dibattito di conseguenza annullato. “Le persone presenti non hanno competenze e conoscenze per dire la loro”, sarebbe stata la motivazione del promotore della mozione.
Gregori, così come la componente giovanile, non ha gradito l’atteggiamento e, a fine serata, ha informato tutti dell’addio. “Non posso accettare che si dica no alla valutazione di un documento solo perché chi lo firma ti sta sulle scatole. E non è nemmeno giusto che si fissi un Consiglio Comunale per l’approvazione del Piano Strategico per la pianificazione del territorio con appena due giorni di preavviso”.
Se il primo cittadino ha ribadito la bontà e la trasparenza delle sue azioni (“potrei pure andarmene, qualora il Pd mi invitasse a farlo”, avrebbe ripetuto), Paolo Perazzoli ha al contrario affossato il coltello nella piaga: “La questione è prettamente politica, non c’entrano nulla le Regionali del 2015. Anzi, ne approfitto per informare che non mi ricandiderò. La mia battaglia riguarda esclusivamente la progettualità politica di questa amministrazione. Non voglio essere corresponsabile di una sua caduta a picco nella palude. Per settimane abbiamo discusso del colore dei gazebo del centro – ha proseguito – in compenso non è stata spesa una parola su delle pensiline impattanti che si legheranno a questa città per quasi trent’anni. E’ una vergogna nazionale. Il Pd ha deciso di non esprimersi su argomenti fondamentali. Siamo all’assurdo, quale sarebbe il luogo giusto per farlo? In un partito è giusto che dopo un confronto abbia la meglio la maggioranza. Tuttavia, qui non ci concedono neanche quello”.
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…… far spazio ai nuovi, testarne le competenze e le qualità è veramente cosi difficile…? a Grottammare il nuovo sindaco è un giovane supportato da tutti i dirigenti… a SBT i presunti dirigenti non mollano e non mollano.. Gregori, Cameli, Emili, Pezzuoli, Donati, Trevisani, Menzietti sono nomi e facce straviste… non perche non siano utili alla politica anzi!!! ma è anche giusto concedere spazio dopo decenni….!!!! indirizzando e correggendo i nuovi politici!!!!! Perazzoli una ottima persona ma non puo dire che parla con i dirigenti di questa situazione … Lui cos’è? il dirigente deve dirigere anche il cambiamento fisico/generazionale, la… Leggi il resto »
Sono contento perché, perlomeno, lei è una voce del ‘potere” (purtroppo quasi l’unica) che alimenta la discussione quindi la trasparenza, quindi la conoscenza. Continui così. È un aspetto che sollecito da tanto tempo e vedo che lei lo ha raccolto. Dovrebbero fare la stessa cosa con la propria firma la Sorge, il sindaco e chiunque si sente in qualche modo ‘attaccato’ ingiustamente. Il silenzio, si sa, equivale all’assenso. Questa è democrazia pura e pluralismo assoluto, la possibilità che dà Riviera Oggi con la sua grandissima platea, va sfruttata nel modo giusto, sempre pro cittadini. Le giuro che il motivo non… Leggi il resto »
Scusi ma mi pare sbagliata la sua analisi: “i presunti dirigenti del PD non mollano..” scrive. Gregori si dimette dopo aver già dichiarato da tempo che non si sarebbe ricandidato, Perazzoli ha già detto che non si ricandiderà, gli altri non mi risultano abbiano chiesto posti o strapuntini per loro.. Cosa intende per “non mollano”? Il fatto che cercano comunque di alimentare il dibattito politico? Se non mollano la voglia di creare occasioni di confronto fanno un utile servizio per evitare che si scivoli nel sonno della ragione, non trova? (Indipendentemente da cosa si pensa nel merito delle singole questioni.… Leggi il resto »
“Voce del potere”, se legge bene quello che ho scritto, in senso positivo. Perché apre un dialogo che negli ultimi due anni è stato quasi unilaterale. E ripeto: chi non risponde e spiega meglio ai lettori in un giornale libero come Riviera oggi, ha probabilmente torto.
Attenzione,
SBT non è solo del PD e le pensiline non insistono su terreni di proprietà del PD, quindi l’eventuale dibattito sulla loro installazione non era di pertinenza esclusiva del PD, ma dell’intera città. Ovvero del Consiglio Comunale.
verissimo… le pensilene esteticamente non sono il massimo (sembrano le basi per un grattacielo) ma oggettivamente i parcheggi coperti sono un gran cosa se poi hanno sfruttato la copertura per il fotovoltaico ben venga. Be… se non sono passate in consiglio comunale è stato un erroraccio ma non si puo sostenere lo scandalo per questa mancanza!! grazie direttore delle belle parole, io sinceramente non sono schierato politicamente ma conosco gran parte degli attori… mi piacevano i grillini perche entravano in merito alle situazioni concrete non badando a equilibri da mantenere politicamente ma pur vero che con le risorse disponibili fare… Leggi il resto »
Magari una colpo alla botte dopo le tante al cerchio non farebbe male
Vedendo gli atteggiamenti del Sindaco, la città e roba sua, e mette le pensiline dove gli pare (meglio se dove non l’hanno votato).
Già,
ma se davvero non c’è l’autorizzazione regionale…anche in questo caso l’amministrazione l’ha fatta davvero grossa.
Gundam ha una stramba idea del ruolo di un partito.Se non può discutere dei problemi della città che ci sta a fare ? la questione è un’altra , il PD che discute ,discute, ma non decide nulla. anzi decide di non decidere.Quanto a Paolo 75 ,mi sembra poco informato. Donati è poi mai stato del PD ? Ha cambiato 4-5 casacche in pochissimi anni .Dopo il Pd, IDV,ora Monti !Trevisani e Menzietti non hanno ruoli nel partito dal 2001 sono solo semplici iscritti che dicono la loro ,liberamente.
Caro Matimati,
non ho alcuna stramba idea di partito, il PD deve discutere per i fatti suoi, ma quando si governa e si pongono vincoli importanti a tutta la città, di questi vincoli si dovrebbe discutere in Consiglio Comunale.
Immagino che anche la carta dei valori del PD riconosca che “il confronto arricchisce”.
La stampa locale riferisce che si e votato di non votare due proposte di Perazzoli (distributore e pensiline / fotovoltaico) perché
secondo Benigni i dirigenti del PD (unione comunale,circa 50 componenti) non ci capiscono niente!
Da quanto mi hanno riferito chi non ci ha capito nulla è proprio Benigni, Evangelisti ed altri amministratori comunali che,a detta di Perazzoli, non hanno letto bene le delibere che hanno approvato le quali offrono il destro a ulteriori ricorsi al Tar, ragion per cui
aveva proposto di sollecitare Gaspari a riesaminare gli atti (autotutela).
Paolo75 e il gioco delle parti, minimo minimo c’è un piccolo equivoco, quale potere rappresenta?
quindi tutto questo casino per la pompa di benzina e le pensiline. io mi preoccuperei più di come si gestiscono con poca trasparenza certe concessioni. La trasparenza è un fattore determinante nella cosa pubblica, antidoto alla corruzione, e carburante per l’efficienza, l’economicità e l’efficacia della cosa pubblica. dovremmo batterci di più per averla.