La pioggia d’estate è insopportabile, perché costringe a consuetudini invernali altrettanto insopportabili che con l’arrivo della bella stagione si pensano abbandonate.

Capita, persino, di vedere il tridente Gruber-Scalfari-Floris, ad 8 e mezzo, trasmissione di La7, i primi due in studio, Floris in collegamento.

Ci si chiede: ma è possibile una trasmissione televisiva con tre giornalisti e contraddittorio impossibile?

Fatto sta che mentre la Gruber ha la fortuna di fare domande e non dover rispondere, Scalfari e Floris hanno la sfortuna di esibirsi nel peggio possibile per un giornalista: fare propaganda e nascondere la verità.

Per Scalfari uscire dall’euro è una “sciocchezza”, perché i mercati “giocherebbero a palla con l’Italia”, che farebbe la fine “dell’Egitto, del Marocco, della Libia”. “Come si fa a pensare una cosa del genere”, spiega il Sommo debenedettiano.

Floris ha da imparare, e non fa notizia neanche stavolta: per lui l’Italia farebbe la fine dei “Paesi dell’Est Europa negli anni ’90”; “la colpa non è dell’euro, ma dell’Italia che non cresce” (…)

Nel frattempo, chi non ha gli stipendi di Floris e Scalfari sa che in dieci anni l’Eurozona ha crescita complessiva pari a 0%, che la maggior parte dei paesi è in recessione, che la crisi del 2008 si sarebbe risolta agevolmente se ogni stato avesse potuto adoperare le misure appropriate alla propria situazione e non ai desiderata della signora Merkel e del capitalismo tedesco, che la produzione industriale è crollata del 30%, che l’inflazione diversa tra Italia e Germania viene sostenuta dalle contrazioni salariali e dei profitti delle piccole imprese che non possono delocalizzare, che l’austerità è un crimine contro l’umanità di cui nessun politico europeo ha chiesto scusa e, per il quale, men che meno, si è dimesso.

Floris e Scalfari non fanno informazione, fanno propaganda. Non hanno a cuore gli italiani, ma il Potere. Non sfidano, ma osannano.

Studio di Merril Lynch. L’Italia il paese con più benefici con il ritorno alla propria valuta nazionale, la Germania il paese che più ne soffrirebbe;

Piano di Salvezza Economica Nazionale Me-Mmt, di Warren Mosler, Alain Parguez, Mathew Forstater, Paolo Barnard

Investireoggi.it, i rischi di un’uscita dell’Italia dall’euro sono limitati

Marco Catteneo, economista, su Facebook: “Scalfari mente spudoratamente. Il debito pubblico denominato in moneta sovrana non ha per definizione rischio di default. E la lira non si svaluterebbe più del 15-25 percento contro dollaro e moneta tedesca (rispettivamente) perché sarebbero gli altri paesi stessi a non potersi permettere un’economia italiana super competitiva”.