SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Due voti contrari per alimentare la guerra all’interno del Partito Democratico. Loredana Emili e Sergio Pezzuoli si sono opposti in Consiglio Comunale alla modifica al regolamento che introduce la contribuzione delle famiglie al costo del servizio di trasporto scolastico a partire dal primo gennaio 2014.

Un nuovo affronto al sindaco Gaspari e un sostanziale atto di sfiducia nei confronti di Margherita Sorge, criticata precedentemente da Pezzuoli con l’interrogazione sul tema dei finanziamenti alle associazioni di volontariato.

Il risparmio per le casse comunali si aggirerebbe attorno ai 50 mila euro, fissando a 500-600 unità la quota dei fruitori del bus. “Immagino che il prezzo sarebbe di 10 euro al mese, non di più – ha spiegato la Emili – 20 euro, ad esempio, sarebbe già una tariffa onerosa. A quel punto, le famiglie rinuncerebbero al servizio. State smentendo le parole pronunciate nell’assise sulla povertà di una settimana fa. Sarebbe stato utile mantenere un punto fermo”.

La replica del primo cittadino è stata alquanto gelida: “Tutto dovrebbe essere gratuito: trasporto, sanità, scuola. Peccato che i conti non riportino. Trattare in modo uguale persone disuguali non è il miglior modo per metterle tutte sullo stesso piano. Dobbiamo aiutare chi sta più in difficoltà e noi lo facciamo”. Di “populismo e demagogia” parla invece l’assessore al Sociale: “E’ un’utopia pensare di dare tutti i servizi gratis, rischiamo in questo modo di non dare nulla a nessuno. Occorre agire applicando la modularità delle tariffe”

A detta dell’ex capogruppo dei democratici, 50 mila euro equivarrebbero ad un anno di Sea Card, oggi ribattezzata Piceno Pass. “Perché non rivedere quel progetto? In questo momento storico si decide di eliminare il trasporto gratuito anziché altre spese. Chi amministra deve prendere decisioni, la sensazione è che sette giorni fa qualcuno si sia solo riempito la bocca di belle parole”.

Il clima nel Pd è irrespirabile. I battibecchi continui non facilitano il lavoro di mediazione del segretario locale Felice Gregori, che fisserà a breve la data dell’Unione Comunale: “Si terrà entro la prossima settimana, vale la pena vedersi, è un atto dovuto. Dopo quello che è successo in assise è quantomeno necessario confrontarsi”.

La riappacificazione impossibile non mette tuttavia a rischio la stabilità dell’amministrazione. “Gaspari non mi pare in bilico, nonostante i due voti mancanti le delibere non sono mai state respinte dal Consiglio. Non credo a ripercussioni pesanti, il problema è del Pd, così non si va avanti. Emili e Pezzuoli devono comunicarci che percorso intendono intraprendere. Tra loro e il gruppo consiliare il feeling si è rotto”.