GROTTAMMARE – A nemmeno un mese dall’insediamento della giunta, capitanata dal nuovo sindaco Enrico Piergallini, si accendono già richieste puntigliose da parte dei consiglieri di minoranza. A puntare il dito questa volta, con un doppio comunicato inviato a mezzo stampa nella giornata del 21 giugno, è il movimento di Grottammare Futura che ha schierato alle ultime amministrative Sandro Mariani.

Ancora non va giù la nomina del neo presidente del Consiglio Comunale, consegnata nelle mani della candidata di Solidarietà e Partecipazione, Alessandra Biocca.

“L’astensione di tutta l’opposizione sulla nomina del Presidente del Consiglio Comunale, figura che dovrebbe essere di garanzia per l’intera istituzione municipale – afferma la nota stampa di Grottammare Futura – equivale a una prima sonora sconfessione dell’operato della nuova Giunta. In pratica, galateo istituzionale a parte, è come se avessimo votato tutti contro tale nomina”.

Non abbassa la guardia quindi il movimento e richiede maggior considerazioni per quelli che sono i  “problemi di carattere etico e morale”.

“L’esercizio pubblico – prosegue la nota – di un mandato pubblico, è essenziale, non solo il rispetto della Legge, ma anche di quel codice deontologico le cui regole sono iscritte nella storia degli uomini e nel buon senso di ciascuno di noi. Ci interessa che sia evitato il conflitto di interessi – e cioè la commistione tra l’interesse pubblico e quello privato – il vero grande problema centrale della nostra epoca, la ragione principale del degrado e della crisi, istituzionale e personale, della politica e, assieme ad essa, dell’informazione, dell’economia e persino delle arti e delle professioni”.

Le richieste di Grottammare futura proseguono, chiedendo alla nuova amministrazione non solo parole ma anche fatti concreti: “Se alle parole seguiranno i fatti, un’amministrazione trasparente (il Sito Comunale enfatizza questo aspetto) dovrebbe applicare un principio di sana gestione (Legge 190/2012 e Linee di indirizzo del 13.03.2013 del Comitato Interministeriale apposito) che si traduce nell’applicare la rotazione dei dipendenti comunali (in particolare dei dirigenti) nei settori particolarmente esposti quali ad esempio sociale, urbanistica, personale”.

Questo è ciò che pretende il gruppo di minoranza in modo che si allontani ogni ombra di dubbio e di sospetto circa il fatto che “taluni dipendenti possano aver costituito delle anomale incrostazioni tra interessi privati e pubblici, in ragione del loro ufficio e per il lungo tempo di impiego allo stesso”.

Grottammare futura conclude, ponendo delle domande al nuovo sindaco e alla sua giunta.

“Che sta facendo il responsabile anti-corruzione previsto per legge? A che punto è la gestione del piano triennale di prevenzione della corruzione? A che punto è il Codice di Comportamento ?”