SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Durante l’ultimo consiglio comunale Domenico Pellei, consigliere dell’Udc, ha proposto un emendamento aggiuntivo per impegnare la giunta a presentare una rivisitazione delle tariffe dei servizi a domanda individuale secondo i carichi familiari in relazione ai redditi così come certificati dall’indicatore ISEE applicando criteri di quoziente familiare a tutela delle famiglie numerose e con anziani.

Per contrastare il disagio sociale, l‘ Udc suggerisce alcune proposte: presentare, entro 60 giorni, un progetto di studio ricognitivo dell’impatto fiscale dei tributi comunali (addizionale irpef, imu, tarsu) sui redditi lordi al di sotto dei 15.000 euro al fine di regolamentarne il carico sulle aliquote superiori, garantendo così l’invarianza di gettito; ideare una “social card comunale” che possa coprire, con “fondo di solidarietà”, i bisogni primari, come quello alimentare, delle persone più bisognose, alla quale associare, attraverso convenzione con il Comune, le attività commerciali che intendono fare sconti particolari. Tale “social card comunale” sarà diversificata come bonus finanziario per fasce di bisogni e di reddito, partendo dai cosiddetti “incapienti”, fino all’esaurimento del fondo. Inoltre, la giunta comunale, s’impegna a presentare una reinterpretazione delle tariffe per i servizi a domanda individuale secondo carichi familiari basati sull’ isee, tutelando, così, le famiglie numerose.

Il capogruppo dell’ Udc, Domenico Pellei, afferma che “il “quoziente familiare San Benedetto del Tronto” è una risposta seria alle grandi difficoltà che stanno attraversando i nuclei familiari sambenedettesi e considera il reale ruolo della famiglia come “pietra d’angolo della società” e quindi come ammortizzatore sociale”.

Attraverso una serie di calcoli, che tengono in considerazione le diversità di reddito dei dichiaranti, l’eventuale presenza di figli a carico fino ai 18 anni, di minori disabili, di anziani oltre i 65 anni, di disabili con l’assegno di accompagno, sarà possibile riequilibrare l’accesso e gli importi relativi ai servizi che il comune eroga alle famiglie.

Prosegue Pellei “l’obiettivo finale sta nell’estendere il “quoziente familiare San Benedetto del Tronto” all’addizionale IRPEF. La sua introduzione sarebbe non solo un importante sgravio fiscale sui bilanci familiari, ma anche la prova che tale quoziente potrebbe essere applicato su scala nazionale”.