Sono le tre e mezza della notte, Cingoli dorme (tranne noi) e siamo al ristorante Il Tetto delle Marche, una quindicina di superstiti dopo una giornata lunga, dura ma appassionante. Warren Mosler si avvicina, scambiamo due battute, io col mio pessimo inglese, poi l’uomo che negli anni Novanta ha dato il via all’epopea della Modern Money Theory mi dice: “Se ci sono altre domande, chiedi pure”.

Una giornata iniziata dall’Umbria, da Santa Maria degli Angeli, ad Assisi, dove il giorno prima Warren Mosler, economista americano, assieme al giornalista Paolo Barnard, ha tenuto una conferenza sulla Mosler Economics Mmt, davanti a 350 persone in una infuocata domenica nella “sperduta” Umbria. Un filo partito dalla Calabria, e poi snodato con chilometri e chilometri tra Sicilia, Sardegna, Roma, Umbria, e dalle Marche seguiranno in Toscana, Liguria, Romagna, Veneto, Lombardia.

Arrivano a Recanati, prima delle due tappe marchigiane, attorno alle 15, e da quel momento non fanno altro che illustrare la Mosler Economics Mmt e rispondere alle domande delle centinaia di persone – tra cui molti sindaci e amministratori marchigiani, primi fra tutti i primi cittadini di Recanati, Francesco Fiordomo, e Cingoli, Filippo Saltamartini, le cui amministrazioni hanno patrocinato l’evento – che hanno affollato l’Aula Magna del Comune di Recanati e la Sala Verdi a Cingoli. E alle quattro di notte Mosler è ancora lì, disponibile per qualsiasi chiarimento o dubbio.

Qualcosa di strano, positivamente strano, in questo Memmt Tour. Qualcosa che è al tempo stesso profondamente italiano ma anche alieno dall’italianità di massa del “tiremo a campà“, “Franza o Spagna purché se magna” e altre storiche amenità.

L’analisi economica di Mosler si basa su concetti semplici e, appunto per questo, spiazzanti per alcune astratte ideologie oggi dominanti. “E’ come dire che la terra sia rotonda mentre tutti pensano ancora che sia piatta“, sintetizza Paolo Barnard. “Ci prendono per pazzi. Ma sappiamo come stanno realmente le cose”.

“Sono qui per spiegare che se c’è disoccupazione, questa è dovuta ad un deficit pubblico troppo basso, e l’unico modo per risolverla è o ridurre le tasse, o aumentare la spesa pubblica. Se invece lo Stato preleva per le tasse un importo troppo elevato, non lascia al settore privato la quantità di moneta sufficiente per pagare le tasse, risparmiare quanto desiderato e vivere decentemente” afferma Mosler.

La disoccupazione è un crimine contro l’umanità perché non esiste governo che debba subire i problemi di una crisi finanziaria tale da ridurre la capacità di lavoro e produzione nell’economia reale” continua il padre putativo della Mmt. “L’Italia deve chiedere immediatamente all’Europa l’innalzamento del livello del deficit annuo dal 3% al 7, 8, o 9%, tanto da ridurre la disoccupazione al 4-5% in poco tempo e a livelli ancor più bassi in maniera permanente. Altrimenti l’unico modo per ridurre la disoccupazione è tornare alla lira e applicare la Mmt in Italia”. Come specificato nel “Programma di Salvezza Economica Nazionale”.

“Parlano tutti di riforme strutturali che consentiranno alle nazioni di progredire, ma non esiste alcuna riforma strutturale in grado di garantire l’assorbimento della disoccupazione se lo Stato non realizza quei deficit di bilancio capaci di permettere lavoro, pagamento delle tasse e risparmio” continua.

“Se avete capito le cose che vi sto dicendo siete ad un buon punto: tenete presente che banchieri e professori universitari non ne sanno nulla” scherza Mosler. “Tutti ragionano come se vivessimo ancora nel sistema della moneta scambiabile con oro, cosa che non esiste più dal 1971“.