SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’elettrificazione della linea ferroviaria Ascoli-Porto d’Ascoli è realtà. Inaugurata nella mattinata di sabato, ha comportato un investimento complessivo di 11 milioni di euro, di cui 9,5 a carico di Palazzo Raffaello. Per il Presidente della Regione, Gian Mario Spacca, rappresenta la risposta concreta agli egoismi di campanile: “Abbiamo finalmente abbracciato la logica della comunità. Questo progetto è sinonimo di modernità e del nostro impegno su questo territorio”.

Taglio del nastro alle 11.55. Poi in carrozza, per il primo viaggio dalla Riviera fino al capoluogo piceno. Ventinove chilometri di lunghezza, con binari che attraversano i Comuni di Ascoli, Monteprandone, Spinetoli e San Benedetto del Tronto. L’intervento ha avuto inizio nel 2010 ed è stato gestito dalla Rete Ferroviaria Italiana.

Tante le autorità politiche presenti all’appuntamento. L’onorevole Luciano Agostini, gli assessori regionali Luigi Viventi e Antonio Canzian, i consiglieri Paolo Perazzoli e Sandro Donati. Ancora, il Presidente della Provincia, Piero Celani, il consigliere provinciale Emidio Mandozzi, i sindaci Giovanni Gaspari, Guido Castelli, Nazzareno Tacconi (Monsampolo), Remo Bruni (Ripatransone), Stefano Stracci (Monteprandone), Angelo Canala (Spinetoli), Patrizia Rossini (Castel Di Lama) e Domenico D’Annibali (Cupra Marittima).

Tutti concordi nel ribadire l’importanza della dorsale adriatica sul fronte del trasporto su rotaia: “Non può passare tutto per il Tirreno”, è il coro unanime. Spacca auspica quindi un impegno specifico di Trenitalia su tale direttrice: “Da parte nostra – precisa il Governatore – c’è stato un immenso sforzo, nonostante sul triennio 2013-2014-2015 lo Stato abbia tagliato alle Marche 1,3 miliardi”.

La tratta non sarà attiva di domenica. “Nel giorno del Signore ci si riposa e si sta in famiglia”, scherza Spacca. Castelli s’accontenta, meglio poco che niente, è il senso delle sue parole: “I percorsi minori stanno gradualmente rischiando l’estinzione, questa dunque è comunque un’ottima notizia”.

Gaspari la considera invece un’opportunità per pendolari, turisti e studenti. I passeggeri viaggeranno su convogli più confortevoli, veloci, privi di barriere architettoniche e muniti di spazi per le biciclette. Fondamentali i benefici per l’ambiente, con l’abbattimento notevole delle emissioni inquinanti, sia in maniera diretta mediante l’eliminazione della trazione diesel, sia indiretta attraverso “l’auspicabile riduzione degli autoveicoli sulle strade”.

Tra i lavori collegati, da segnalare la costruzione di una nuova cabina di alimentazione elettrica nella stazione di Porto d’Ascoli, l’allungamento dei marciapiedi nelle fermate di Maltignano, Monsampolo e Ascoli, dove sono stati di conseguenza adeguati pure gli impianti di illuminazione.