Editoria. Mentre ascoltavo lunedì scorso la trasmissione televisiva “Piazza Pulita” ho avuto un sussulto quando un esponente del M5S ha detto all’editorialista del Corriere della Sera, Pierluigi Battista, che, dalla sua posizione, non può che difendere il finanziamento pubblico dei giornali. Battista ha replicato che sul bilancio del suo giornale il finanziamento pubblico incide per lo zero virgola qualcosa per cento. Il simpatizzante del movimento di Grillo, Sergio di Cori Modigliani, non ha avuto più la parola ma molti telespettatori avranno pensato: “se è così inconsistente il finanziamento, per quale motivo viene difeso a denti stretti da chi ce l’ha?”.
A me invece è venuto in mente che, anche Riviera Oggi ha un finanziamento (l’unico) regionale (comma 1 dell’art. 51 della legge regionale 22 febbraio 1999) per la pubblicazione di articoli sull’ambiente e sull’attività regionale: circa mille euro ogni anno che riceviamo da circa 15 anni (quella del 1999 è una modifica alla stessa legge nata nei primi anni novanta). Dovessero eliminare la Legge, farebbe tico-tico alle nostre tasche. La togliessero anche se sovvenziona soltanto un particolare tipo di articoli, quelli finalizzati alla difesa dell’ambiente.
Per quello che invece riguarda l’informazione generale o generalizzata (con opinioni, cronaca, politica, cultura e spettacolo, sport eccetera) non solo riceviamo, da sempre, zero euro di denaro pubblico ma riteniamo che sia giustissimo perché, anche un solo euro, potrebbe compromettere e condizionare il lavoro del giornalista. Per cui, se qualcuno dovesse permettersi di dire che abbiamo ricevuto finanziamenti pubblici o che smetterà di finanziarci, sarebbe la prima volta, mio malgrado perché aspiro a diventare un vero cristiano, che prenderei la decisione di rivolgermi ad un legale per oppormi ad una colossale bugia. Magari non lo farò, però.
A dir la verità c’è una Legge che permette ai comuni di dare contributi a giornali locali ma noi ne siamo sempre restati fuori: ho scritto spesso (internet è utilissimo per questo) che un giornale normali dove ci sono opinioni deve rifiutare per principio certe “offerte”. Da parte nostra anche per il precedente di un nostro inserzionista che ci tolse la pubblicità perché la nostra linea editoriale non coincideva più con la loro. Qualcuno del Comune ne sa qualcosa.
Di rapporti economici con il Comune di San Benedetto del Tronto, Riviera Oggi Srl uno ne ha e da almeno 15 anni. Riguarda impegni con l’assessore al turismo e alle Attività Produttive, in funzione di un normale contratto di lavoro nel quale Riviera Oggi Srl fornisce una promozione particolare degli eventi della Riviera delle Palme (anche con spazi, su richiesta, dedicati ai bilanci del Comune) per esempio con pagine intere a colori riservate agli eventi sambenedettesi come la Festa della Madonna della Marina, la Notte Bianca eccetera; oltre all’elenco giornaliero di semplici notizie sui quartieri in 3 o 4 pagine, con le quali incrementiamo la presenza a sagre e feste dei nostri ospiti estivi, da Alba Adriatica, Martinsicuro a Cupra Marittima, Grottammare fino a tutta la collina più vicina. Il giornale in questione si chiama Riviera Oggi Estate e svolge un servizio sociale e turistico di grande utilità per l’economia rivierasca, sambenedettese in particolare. Un giornale che i turisti ritengono (lo è) un’iniziativa unica nel panorama turistico informativo italiano e anche un valore concreto.
Per l’estate 2012 il nostro credito, regolarmente fatturato, fa parte tuttora di tutti i debiti che gli enti pubblici hanno con aziende private. Accordo Comune-Riviera Oggi Srl che ha un solo neo: per 15 anni è andato avanti sulla parola degli assessori competenti dopo una nostra regolare richiesta, protocollata solitamente nel mese di aprile di ogni anno.
Per l’estate 2013 stavolta, però, a causa del ritardo dei pagamenti, siamo costretti ad eseguire la nostra parte (pagine speciali per particolari avvenimenti sambenedettesi e altri spazi su richiesta, tipo bilancio o resoconto delle opere eseguite dall’amministrazione Gaspari) soltanto se arriverà alla società Riviera Oggi Srl l’approvazione per iscritto, entro lunedì prossimo. Il primo numero dell’edizione estiva 2013 andrà in stampa sabato 16 giugno.
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Sono d’accordo al 100% per l’eliminazione di qualsiasi finanziamento pubblico all’editoria. Fai l’editore, cerchi di guadagnarci, sei come tutte le aziende private, devi far forza solo sulle tue capacità! Non è mica che dopo, gli eventuali guadagni, un editore li consegna allo Stato! E se ricevi contributi, volente o nolente, la tua libertà editoriale è limitatissima! Se poi vai a vedere chi sono i padroni di certi giornali, c’è bisogno di dargli pure dei contributi? Certi editori la devono smettere di succhiare il latte dalla solita mucca! La stessa convinzione che ho contro il finanziamento pubblico ai partiti! NULLA!Non ritocchini… Leggi il resto »
“Sfrinca” docet.
Gentile Direttore,
desidero esprimerle un ringraziamento personale per la trasparenza che dimostra e che, di questi tempi, è tanto sbandierata quanto rara.
Lanciamo una campagna a favore degli on line!
La carta stampata è già “passato” quanto si presenta in edicola, è davvero anacronistico continuare a foraggiare con finanziamenti pubblici un prodotto preistorico e superato dal progresso tecnologico.
Grazie e a presto.
E’ vero che il comune finanzia dei giornali? Se si quali?
Giro la domanda al Comune. Ha ragione. Sarebbe ora che sindaco e giunta venissero allo scoperto. Fuori i nomi se ci sono. Ma faceva prima a chiederlo a chi gli ha detto se è vero o no. E se è vero quali.
Favorevole all’eliminazione dei finanziamenti a patto che si conoscano i nomi e gli importi dei finanziatori del giornale, poichè non credo che un giornalista del Corsera non farà mai un’inchiesta contro i Benetton, i Della Valle e gli Agnelli, loro padroni, o qualche sponsor cheincide pesantemente nel bilancio.
Il finanziamento pubblico dovrebbe garantire pluralità, ovvero dare voce a tutti, ma molte volte si è usato per arraffare sempre più fondi dallo Stato!
No, perché poi gli italiani se ne approfittano come se ne stanno approfittando. Poi caro Roberto perché con i finanziamenti pubblici un giornale farebbe anzi fa inchieste sulle aziende che hai citato? Non credo. Guarda caso invece che, per quello che ne so io, gli unici due giornali che hanno perso la pubblicità per non averne tenuto conto sono Riviera Oggi e Il fatto quotidiano, due dei pochi giornali che non hanno finanziamenti pubblici. Strano, no!