FERMO – Dopo l’incontro sulla Mmt a Fermo, pubblichiamo di seguito una nota dell’ex sindaco Saturnino Di Ruscio.
Sono stato presente all’incontro che si è tenuto lo scorso venerdì sera 24 maggio presso la Sala dei Ritratti di Fermo. Nonostante quella sera fossi particolarmente stanco, ho prestato attenzione all’argomento, data la gravità e l’importanza della questione. Sono convinto che questa politica economica imposta a livello europeo porterà al disastro economico e sociale del nostro Paese ed in prospettiva dell’intera l’Europa. Pertanto mi chiedo a chi giova alla fine questo stato di cose?
Facendo seguito all’incontro Le espongo alcune riflessioni maturate rispetto alle teorie ed ai progetti della ME – MMT.
Non sono mai stato particolarmente favorevole alle politiche di espansione del debito pubblico perché, soprattutto in questi ultimi venti anni, sono state particolarmente improduttive; tuttavia sono convinto che, in momenti storici come quello attuale, l’ampliamento della spesa pubblica sia necessario, se fatto in modo oculato, per il rilancio degli investimenti produttivi e per dare forza alle famiglie ed alle imprese, creando anche concrete possibilità occupazionali per i giovani.
In questo momento, mi riesce difficile comprendere a cosa possa servire spendere miliardi di euro per la cassa integrazione, piuttosto che utilizzare quelle stesse ingenti risorse per creare occasioni di lavoro con concrete prospettive di continuità occupazionale?
Riguardo alle teorie ed ai progetti della ME-MMT, mi rendono perplesso due aspetti:
-non credo che il ritorno alla moneta sovrana e l’emissione di nuova moneta (valuta) possano essere indolore. Per emettere nuova moneta è necessario immettere sul mercato titoli a garanzia ma mi chiedo chi li acquisterà? Ci potranno essere speculazioni nei confronti della nostra moneta e dei titoli?
– da ex amministratore pubblico ho conosciuto tantissimi politici, la maggior parte di loro è poco attenta ad una sana gestione della cosa pubblica, dilapida risorse pubbliche per obiettivi poco funzionali alla comunità, se non completamente inutili, agisce in maniera irresponsabile, è priva di concretezza, di quella concretezza che deriva dall’avere avuto esperienze professionali serie e nel mondo reale!
Purtroppo sono giunto, per questo, alla conclusione che il pubblico debba gestire e spendere il meno possibile – basta leggere i giornali e vedere la televisione per rendersene conto – pertanto se somme ingenti di denaro verranno messe nelle mani di politici irresponsabili e di dirigenti prezzolati, cosa accadrà? Probabilmente verrebbero spese in modo improduttivo. Anche nella nostra piccola provincia di Fermo si spendono 7,2 milioni di euro per ampliare 1,7 km di strada! E potrei fare altri innumerevoli esempi, purtroppo!
Quale soluzione allora? Forse ci sarebbe: sostituire l’attuale “vecchia” classe dirigente del Paese con una nuova fatta di persone oneste e preparate a gestire la cosa pubblica, consapevoli dei problemi concreti attuali, ma penso che oggi, forse sarebbe più facile, cercare un ago in un pagliaio!
Innanzitutto ringrazio Saturnino Di Ruscio per l’interessamento riguardo la Modern Money Theory e colgo l’occasione per invitarlo all’incontro con Warren Mosler, padre putativo della Mmt, e Paolo Barnard, il 17 luglio a Recanati (ore 17) o a Cingoli (ore 20.30).
Cercherò di rispondere in maniera sintetica, rimandando ulteriori approfondimenti ai link.
“Non sono mai stato particolarmente favorevole alle politiche di espansione del debito pubblico perché, soprattutto in questi ultimi venti anni, sono state particolarmente improduttive“: attenzione, negli ultimi 20 anni l’Italia non ha attuato politiche di espansione del debito pubblico: è infatti in avanzo primario (differenza tra spesa pubblica e tasse) per complessivi 620 miliardi. Se il debito pubblico, in termini assoluti, aumenta, è soltanto per gli interessi sul debito. In questo mio articolo è spiegato cosa è accaduto e cosa accade http://www.rivieraoggi.it/2013/03/09/161739/hanno-rubato-620-miliardi-di-euro-al-99-degli-italiani-e-tempo-di-riprenderseli/. Dunque il “debito” è creato da spesa quanto mai improduttiva, quella a favore della rendita finanziaria. Ed è un peso in quanto dobbiamo ripagarlo con una moneta straniera.
“In questo momento, mi riesce difficile comprendere a cosa possa servire spendere miliardi di euro per la cassa integrazione, piuttosto che utilizzare quelle stesse ingenti risorse per creare occasioni di lavoro con concrete prospettive di continuità occupazionale?“: le spese pubbliche per redditi minimi o armortizzatori sociali del tipo della Cassa Integrazione non rientrano nelle linee della Me-Mmt, anzi: http://memmt.info/site/grillo-e-il-reddito-di-cittadinanza-perche-no/.
Infatti creano problemi inflattivi e umiliano la persona che viene mantenuta in uno stato parassitario. Molto meglio impiegare quelle risorse nei Programmi di Lavoro Garantito: flessibili, localizzati, in settori dove né il settore pubblico tradizionale né i privati possono investire (ambiente, assetto idro-geologico, servizi sociali, arte), con un salario leggermente inferiore a quello del settore privato, dove lavorare in caso di fallimento del mercato privato (sul quale, come primo atto, occorre ridurre drasticamente la tassazione, indipendentemente dal deficit). Non mi dilungo oltre, la rimando ad alcuni link http://memmt.info/site/green-jobs-affrontare-le-criticita-riguardanti-lambiente-posto-di-lavoro-e-occupazione/, http://memmt.info/site/i-programmi-di-lavoro-garantito-lanello-mancante/, http://memmt.info/site/politiche-fiscali-alternative-perche-il-lavoro-garantito-e-superiore/
“Non credo che il ritorno alla moneta sovrana e l’emissione di nuova moneta (valuta) possano essere indolore. Per emettere nuova moneta è necessario immettere sul mercato titoli a garanzia ma mi chiedo chi li acquisterà? Ci potranno essere speculazioni nei confronti della nostra moneta e dei titoli?”
Uno stato a moneta sovrana (cambio fluttuante, non convertibile in oro o altre monete di cui lo Stato è monopolista) non ha bisogno di emettere Titoli di Stato per finanziarsi, così come non ha bisogno di tassare. Può, ma non deve. Tasse e Tds servono per altri scopi: le tasse per imporre l’uso della moneta, per drenare liquidità (inflazione, in caso di una situazione di piena occupazione), per scoraggiare comportamenti anti-sociali, anti-ambientali, per equilibrare i redditi tra ricchi e poveri. I Tds possono di fatto essere aboliti oppure mantenuti esclusivamente per garantire un introito sicuro alle famiglie italiane: il tasso di interesse naturale è zero, ma uno Stato a moneta sovrana può stabilire altri livelli (è una scelta politica).
http://memmt.info/site/memmt-vs-mainstream/. Non sono possibili attacchi speculativi come quello del 1992 e del 2011.
“Purtroppo sono giunto, per questo, alla conclusione che il pubblico debba gestire e spendere il meno possibile – basta leggere i giornali e vedere la televisione per rendersene conto -; pertanto se somme ingenti di denaro verranno messe nelle mani di politici irresponsabili e di dirigenti prezzolati, cosa accadrà? Probabilmente verrebbero spese in modo improduttivo”. Io sarò sempre al fianco di chi si batte contro gli sprechi di qualsiasi genere. L’economia è gestione di risorse scarse, gli amministratori devono gestire risorse scarse: sprecarle significa usarle male.
Tuttavia l’unico modo di eliminare gli sprechi nella pubblica amministrazione è abolire del tutto la pubblica amministrazione; così come, per converso, l’unico modo per eliminare l’evasione fiscale è eliminare il settore privato e statalizzarlo completamente. Non vi sono riduzioni degli sprechi con la riduzione secca dei bilanci.
Ovviamente l’uomo è imperfetto (e non perfettamente razionale come lo intende certa folle economia: e meno male) e le battaglie sull’etica sono a prescindere rispetto ai sistemi monetari. Però se capisce come funzionano i sistemi monetari, capisce che l’obiettivo non è aumentare la spesa pubblica né diminuire il debito pubblico, ma quello di garantire a tutti un impiego soddisfacente.
Questo, come spiegherà Mosler, si può raggiungere quando il rapporto tra tassazione e spesa pubblica è adeguato: altrimenti si crea disoccupazione. Se ci sono disoccupati le tasse vanno abbassate, oppure la spesa pubblica (specie per investimenti) aumentata. In che misura agire sulla spesa o sulle tasse, è una scelta politica.
Ci si sta comportando come un agricoltore che per non sprecare l’acqua di una fonte infinita preferisce non irrigare il campo, fino ad essiccare il raccolto. Sprechi e inefficienze ci saranno sempre, nel settore pubblico ma anche nel settore privato, con ripercussioni sociali enormi (Cirio, Parmalat, Monte dei Paschi, Lehman Brothers…). Ma soltanto responsabilizzando i politici (e non relegandoli a meri esecutori, come sta avvenendo) potremmo col tempo selezionare quegli amministratori che più si sono adoperati per il bene comune.
Un bravo agricoltore (amministratore politico) adopera l’acqua necessaria – non di più perché ci sarebbe inflazione, non di meno perché ci sarebbe disoccupazione – per far prosperare ciascuna singola spiga di grano.
“Sostituire l’attuale “vecchia” classe dirigente del Paese con una nuova fatta di persone oneste e preparate a gestire la cosa pubblica, consapevoli dei problemi concreti attuali”: un auspicio che condivido, ovviamente http://memmt.info/site/wp-content/uploads/2013/01/Programma_memmt.pdf
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“Il deficit della competenza è l’unico deficit veramente pubblico a cui ogni individuo dovrebbe prestare attenzione”.Per molti decenni ho ritenuto che l’unica mia responsabilità fosse quella di delegare attraverso il voto la gestione del sistema Governativo, senza preoccuparmi che io stesso dovevo avere ben chiare almeno le basi e i principi fondamentali di quelle politiche economiche, monetarie, sociali che quelli a cui avevo concesso il mio voto, colpevoli di incompetenza, lo avrebbero implementato. La risposta più comune di solito è: Governo ladro, colpa della casta, colpa di quello o di quel’ altro; il mio punto di vista è che la… Leggi il resto »
Gent.mo Sig. Stefano R. (R. sta per cosa?), credo che tutto noi oggi abbiamo il diritto di approfondire le nostre conoscenze sulla realtà che stiamo vivendo. All’incontro di Fermo sono stato invitato e ringrazio chi mi ha rivolto questo gentile invito perchè mi ha offerto un’ interessante opportunità. In merito alle due domande che ha rivolto, Le rispondo di seguito: la Provincia nell’attuale assetto istituzionale rappresenta un’importante parte dell’organizzazione democratica del Paese. In merito alla Provincia di Fermo, ritengo che ancora oggi con l’attuale assetto istituzionale sia stata un’importante opportunità per il territorio, anche se ne contesto l’attuale gestione. Sono… Leggi il resto »
Salve Sindaco, Mi permetto di rispondere alle sue legittime domande avendo notato che nessuno dei miei “colleghi” commentatori ha risposto attenendosi alle logiche della MMT. (1)”Per emettere nuova moneta è necessario immettere sul mercato titoli a garanzia ma mi chiedo chi li acquisterà? Ci potranno essere speculazioni nei confronti della nostra moneta e dei titoli?” La risposta a questa domanda è semplicemente “NO”. Dal 1971,con l’abolizione del Gold Standard, per un paese che utilizza una Moneta Sovrana Cartalista(Come USA,Giappone,Canada,Australia,Svezia,Svizzera,Norvegia ecc..), non è necessario emettere titoli di stato sul mercato e farli acquistare da terzi per creare moneta. Semplicemente la Banca… Leggi il resto »
E’ raro trovare un personaggio politico disposto a mettersi in gioco lontano dal campo casalingo, quindi devo fare i complimenti all’ex sindaco. Spero che altri personaggi pubblici si lascino incuriosire da questa proposta che come detto in molte altre occasioni dall’autore dell’articolo, rappresenta la soluzione a diversi problemi di natura economica ma senza una visione politica, difficilmente potrà diventare LA soluzione.
1/ la prima obiezione del sig. Di Ruscio è assolutamente corretta. Rispondere, a questa, che se il debito pubblico italiano è comunque aumentato è solo a causa degli interessi (o della spesa improduttiva, ops) non risponde affatto alla domanda e non cambia nulla alla nostra situazione: l’Italia non è l’America, non ne ha né il Pil né il potere di coercizione dovuto al fatto che è la valuta internazionale di riferimento, e che dunque, lei, tenute in conto le debite differenze, può spalmare tranquilla e onnipotente la sua inflazione sul resto del pianeta. Noi no. Per noi il conto arriva… Leggi il resto »
“E mentre tu fissi il cambio puntando i piedi”. Il cambio lo decide il mercato, non si fissa: oggi è fisso, statalizzato e immutabile all’interno dell’euro. Chissà, ad esempio, come vivranno male gli ungheresi con il tasso fluttuante deciso dal mercato http://it.wikipedia.org/wiki/Fiorino_ungherese, oppure nella Repubblica Ceca http://www.myczechrepublic.com/it/corona-ceca-tasso-di-cambio.php?lang=it. Poverini. Stanno sperimentando qualcosa mai esistito nella storia. Quindi concordi con me ma dis-cordi con te. “Aboliamo anche le banche centrali”… Sono state abolite, in Europa. Hai 17 esempi, non 2-3. Noi vogliamo una Banca Centrale per ogni Stato. Come altre 200 nel mondo. Concordi con me e dis-cordi con te. “Chiedi prima… Leggi il resto »
Certo che il cambio lo decide il mercato. Il punto è che sono i fondamentali dell’economia reale e l’affidabilità di uno stato e della sua valuta ad influenzare il mercato, e quindi il cambio. Non il contrario. E’ strano comunque che tu scelga due Paesi come l’Ungheria e la Repubblica Ceca per giustificare, ma capovolgendolo, questo semplice principio. A parte il fatto che sono due Paesi destinati ad entrare ufficialmente nell’eurozona, e i cui bilanci nazionali già in parte ne usufruiscono abbondantemente(Orban col tira e molla sugli aiuti dell’Ue, e i Cechi sotto l’ala protettrice tedesca, tanto che la stessa… Leggi il resto »
1. no, quelle monete non erano monete sovrane fiat. Quindi il resto sono riflessioni prive di fondamento. 2. Rep Ceca e Ungheria scelte a caso, ma proprio a caso, tra Uk, Svezia, Danimarca, Polonia, ecc ecc Che se la passino bene o male dipende da tante cose. Non basta avere la bicicletta per saper e poter pedalare.. 3. Tasso di interesse zero sui Tds, o, per scelta politica, superiore, non per necessità. Obbligazioni, azioni e via discorrendo restano e offrono il rendimento richiesto dal mercato: lo Stato non è un’azienda né una famiglia. Anche oggi i fondi italiani sono pieni… Leggi il resto »
Stay with you? D’accordo. Ma non credo sia una buona idea ridurre tematiche cosi influenti, direttamente o indirettamente sulla vita di tutti, a qualche slogan sbrigativo. E ancora meno a strani dogmi più o meno ideologici non supportati dai fatti. Messico, Russia, (o la “nuova” Argentina) erano monete sovrane e fiat. Se erano “anche” agganciate a panieri valutari o a bande di oscillazione lo erano per un comprensibilissimo fine di ricerca della stabilità (come la liretta nello Sme), e del resto, storicamente, quando poi hanno abbandonato quegli agganci non hanno fatto che accelerare la loro crisi, l’iperinflazione e il default.… Leggi il resto »
” E ancora meno a strani dogmi più o meno ideologici non supportati dai fatti” ……chiaramente ti riferisci al dogma dell’euro ed all’abbattimento del debito….alora concordo. “Messico, …erano monete sovrane e fiat…agganciate a panieri valutari o a bande di oscillazione …per un comprensibilissimo fine di ricerca della stabilità..” .. detta così è un altro dogma….la stabilità potrebbe essere trovata con il rafforzamento dell’economia reale…per esempio. “A banale conferma che nessun Paese è un’isola, ma un sistema con caratteristiche, prerogative e vincoli specifici. ” ..se è banale non serve neanche farla a meno che l’obiettivo sia appesantire il discorso e rendere… Leggi il resto »
Stefano, ho come la vaga impressione che lei confonda le due cose. A me pare implicito e pacifico che se stiamo qui a discutere di qualcosa questo implica necessariamente l’accettazione di punti di vista diversi. Non per questo dobbiamo essere necessariamente d’accordo su una teoria o su un programma, a prescindere. La mia posizione è abbastanza chiara credo, la Mmt è un interessante strumento di studio e di analisi delle cose della macroeconomia, quindi thank God e tutta la mia simpatia. Ma le sue “proposte pratiche” come le chiama lei, a me sembrano del tutto fuori luogo per un Paese… Leggi il resto »
Non vorrei commentare, ma lo devo purtroppo fare a beneficio di quanti dovessero leggere, perché compito del giornalista è fare chiarezza e impedire che chi crea confusione possa confonderlo. Il punto è che Fabr ha una capacità unica: non parlare del merito, ma inventare di sana pianta scenari di propria fantasia e costringere gli interlocutori a spiegare che quello di cui lui parla non è per nulla quello di cui si sta parlando. E’ come discutere delle regole del baseball ad una partita di calcio. Quando poi arriva a capire che sta osservando una partita di calcio e non di… Leggi il resto »
– da ex amministratore pubblico ho conosciuto tantissimi politici, la maggior parte di loro è poco attenta ad una sana gestione della cosa pubblica, dilapida risorse pubbliche per obiettivi poco funzionali alla comunità, se non completamente inutili, agisce in maniera irresponsabile, è priva di concretezza, di quella concretezza che deriva dall’avere avuto esperienze professionali serie e nel mondo reale! La dichiarazione di cui sopra, visto che il signor Di Ruscio è stato uno dei fautori per l’istituzione della Provincia di Fermo, a mio modesto modo di vedere stride completamente su quello che la Corte dei Conti delle Marche dichiara sul… Leggi il resto »
Intanto tengo molto a ringraziarti, Pier Paolo Flammini, per questa risposta finalmente generosa e sincera, che per una volta non è basata su assiomi e regolette da mandare a memoria, epperò piena di quell’impeto civile cosi nobile ed esplicito che tutti possono finalmente accedere con il loro libero arbitrio alla vera verità, che come si sa è concessa di norma solo a pochi specialisti e/o iniziati. Già… Però io a questa cosa non ci credo, mi dispiace. Sarà che vivo fuori. Molto interessante la tua metafora sul fatto che il calcio non è il baseball, anche perché è esattamente il… Leggi il resto »
Il link di Cesaratto è il tentativo di “accaparrarsi” il “pubblico” della Mmt, maldestro all’epoca, tanto che lui e altri cercarono sottobanco incontro con Mosler e Kelton. Where is Cesaratto? L’Argentina oggi non finirà mai di pagare salari e stipendi agli argentini, almeno finché lo vorrà: potrebbe non pagare il debito in valuta estera accumulato fino al 2001, quando, appunto, era nella situazione di parità col dollaro. Il Messico idem, la sua crisi deriva da cambi fissi… sono in tilt. Se oggi in Italia si potessero fare un paio d’anni con deficit tra il 7 e il 9% principalmente riducendo… Leggi il resto »
In Italia mancano piani industriali e serie politiche economiche per rilanciare economia reale, occupazione, innovazione e produttività. (Oltre naturalmente a tutta la serie di problemi arcinoti ma che apparentemente a te non sembrano essere quelli decisivi, come classe politica, evasione, burocrazia, corruzione etc..) Sperare di arrivarci per via monetaria, non curandosi di quanto sopra, isolandosi in Europa, e sperando sul cambio di una moneta svalutata, a me sembra una promessa molto difficile da mantenere. Dove sia la confusione comica fra queste due frasi, mi dispiace ma non lo vedo. Stessi parlando dell’euro, riguardo al paio d’anni di deficit e all’allentamento… Leggi il resto »
..è da molto che non si parla di economia ma di psicologia.
Vorrei rassicurare Flammini di 2 cose ormai sicure:
La prima è che a leggere questi commenti siamo rimasti ormai in tre;
la seconda è che, questo mio, non sarà l’ultimo commento.
ciao
Non è una materia facile e il fatto che viene trattato da pochi non è un limite. È come contestare un articolo di giornale scritto da un solo giornalista, voi siete tre (qualcuno di più) e non è poco. Vanno considerati i lettori, in questi casi, ai quali permettete di farsi un’idea. Quasi 400. Ciao.
Come vede direttore e’ un caso clinico…. saremo forse in 4 a leggere questi commenti ma sempre di psicologia si tratta. Negli articoli invece si parla di economia e spero che i lettori diventino 4000……
Piano piano