SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un nuovo turismo. Senza partiti di mezzo: questo chiede Luciano Pompili della Federalberghi Confcommercio Provinciale e Regionale in merito alla presentazione del convegno che si svolgerà il prossimo 30 maggio nella sede della Confcommercio, in via Bianchi a San Benedetto, alle ore 15.30, dal titolo “Governance e Prospettive Economiche per il Piceno“. Al quale sarà presente il direttore generale dell’Agenzia Nazionale per il Turismo Andrea Babbi.
“Bisogna cambiare mentalità – dice Pompili – qui invece si creano strutture per la gestione del consenso e delle poltrone. Qui si continuano a prendere delle decisioni sulla base della maggioranza dei partiti”. Dunque un cambio di passo, e anche una ipotesi di costituzione di gruppi di lavoro nuovi e indipendenti dal controllo politico: “Ci stiamo pensando: occorre riflettere sul turismo di prodotto e sul turismo di destinazione”.
Secondo Pompili “le Regioni devono e sono da guida, ma a partire dalla nuovo ruolo dell’Enit occorrerà ricalibrare l’attitudine attrattiva dei vari territori, ognuno dei quali deve differire dall’altro, mentre adesso spesso sono intercambiabili senza che i turisti riescano a capire le diversità. Occorre valorizzare il prodotto turistico, e quindi riuscire a pubblicizzarlo doverosamente e infine venderlo: purtroppo, invece, rischiamo di non realizzare questi tre passaggi”.
La critica alla gestione “partitica” del turismo e all’influenza dei partiti resta netta: “Non parlo di politica ma di partiti, che creano strutture che consumano risorse senza liberarne di nuove“. Secondo Pompili sintomatico è il progetto di cicloturismo, di recente rilanciato dalla Regione Marche: “Qui ad esempio molte strutture si sono adeguate per il cicloturismo, eppure non lo stesso si è realizzato all’esterno: non ci sono itinerari cicloturistici che possiamo pubblicizzare. Qualche anno fa vedemmo che la somma era di appena 8 mila euro per cartellonistica e mappe: invece, nessuno si è mosso”.
Riguardo l’estate a venire Fausto Calabresi afferma che “attendiamo la fine della stagione per fare un bilancio, noi abbiamo l’85% dei turisti italiani quindi forse la nascita del governo potrebbe rassicurarli”. Sui tentativi di fare turismo in Russia Calabresi afferma che “si è tentato di creare una breccia e occorreranno diverse stagioni per valutare al meglio questa operazione”; sulla stessa onda, parzialmente, Pompili: “La Regione Marche si è mossa con intelligenza e nel 2013 ci si aspettano 10 mila presenze su tutta la regione a confronto delle 3 mila precedenti: se tutto andrà bene negli anni a venire potrebbe aprirsi un mercato interessante”. Critiche però alla decisione del Comune di San Benedetto di partecipare con un investimento importante: “Il mercato russo è al momento così minimale che pubblicizzare quella trasferta a quel modo rischia di farci passare per neofiti del turismo; è la Regione e non il Comune a doversi muovere in certi ambiti, specie quando le ricadute effettive rischiano di essere molto basse”. Calabresi, presente a Mosca con la delegazione regionale e quindi comunale, ricorda che “un paio di alberghi, comunque, hanno chiuso contratti in quei giorni”.
Tornando al convegno, saranno presenti oltre al direttore della Confcommercio della Provincia di Ascoli Giorgio Fiori, anche l’assessore regionale Antonio Canzian, il professor Renato Novelli, il presidente dell’Associazione Parchi d’Abruzzo, preso ad esempio per la capacità di creare rete a livello locale.
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Ottima conclusione: FUORI I PARTITI!
Ma non soltanto sul turismo, su tutto!
Quelli sono peggio della peste, dove arrivano distruggono tutto, per le proprie tasche!!
L’analisi di Pompili è senz’altro veritiera, ma non sarei così drastico. Giusto tenere i partiti e la partitocrazia lontano dalla gestione operativa del turismo, ma il turismo non può prescindere dalle politiche turistiche! Il turismo è degenerato perchè la Politica (con la P maiuscola) ha smesso di fare le Politiche Turistiche ed ha preferito lottizzare poltrone per parcheggiare i suoi trombati (e come nel turismo in tutti gli altri settori dove ci fossero poltrone da spartire) entrando così nella gestione operativa con persone non qualificate (quindi in ruoli che non gli competono) ed abbandonando il ruolo che dovrebbe avere la… Leggi il resto »