Nel mese di giugno pubblicheremo il volume “Vincenzo Del Zompo, una vita nel mare“: 91 anni nel prossimo mese di luglio, “la Giélle” (il gioiello), come è ancora conosciuto per il soprannome della famiglia sambenedettese, ripercorre attraverso la propria memoria la quasi secolare esistenza che si intreccia con le vicende storiche di San Benedetto ma anche dell’Italia intera, e non solo.
Dalla vita del borgo negli anni ’20 e ’30, alla scuola, le prime avventure marinare prima della guerra e poi la grande tragedia bellica nelle acque dell’Adriatico, della Libia, della Tunisia, i bombardamenti e il naufragio miracoloso fino al ritorno a San Benedetto “vestito come un pupazzo”. Vicende epiche e commoventi tra 8 Settembre, Tito, americani e fascisti, “lu vattezzire” degli inglesi che importunano le donne sambenedettesi assieme ad Alberto Perozzi e tanti altri episodi fino alla ripresa dell’attività di pesca, tanti compagni di lavoro in mare tra burrasche e fortune di una San Benedetto ora presente soltanto nei ricordi.
E poi, per primo, il tentativo di aprire la pesca in Atlantico, il “Trionfale” e il Golfo della Sirte, il miracolo della pesca sambenedettese, l’arrivo di Gheddafi e l’avvio, alla fine degli anni ’60, dell’attività di concessionario di spiaggia, e dunque di una nuova parabola di vita che è anche quella della propria città.
Il volume scritto da Pier Paolo Flammini, che sarà accompagnato con una lunga intervista video ed è corredato da tantissime foto sia personali sia di guerra, e rappresenta dunque un passaggio importante per la conservazione della memoria storica cittadina, essendo Vincenzo Del Zompo tra i pochi, se non l’unico, superstite in grado di raccontare vicende importanti e così lontane nel tempo, altrimenti destinate all’oblio.
Un omaggio alla vera sambenedettesità.
Per questo, per coprire i costi di realizzazione, chiediamo a quanti fossero sensibili e specialmente alle attività connesse con le tradizioni marinare di contattarci per una piccola sponsorizzazione.
Per contatti 3289519554.
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fatti raccontare della prima e unica cala fatta il primo giorno di pesca dopo la guerra e cioe’ dopo 4 anni che non si calavano reti in adriatico
Le Triglie e merluzzi grandi come un braccio e subito in terra a sbarcare la miracolosa pescata !!!
Il terzo da sinistra é Silvio Palestini detto “la pepatta” (mio padre classe 1921). Bella sorpresa
Gianni Palestini.