Via Mentana. Ci è giunta in redazione una lettera di protesta da parte di Pasquale Bergamaschi perché ieri abbiamo riportato la mail di un cittadino sambenedettese che si lamentava per un suo articolo sul Resto del Carlino. Articolo nel quale sminuiva il problema di via Mentana e strade affini. In effetti lo sminuiva ed è nel suo diritto. Il problema che riguarda direttamente noi è, invece, un altro: l’attacco plateale e palese agli organi di informazione locali (ripeto: come se lui scrivesse da un pulpito nazionale) rei di aver esagerato sulle problematiche che interessano un tratto del centro sambenedettese. Nella lettera si legge poi un “che si fa per farsi leggere” assolutamente fuori luogo perché riuscire a farsi leggere è un pregio per un giornale, è sbagliato invece travisare la realtà per farsi acquistare o leggere. C’è una fine differenza ma credo molto comprensibile. Il problema è quindi stabilire chi tra i servizi di cronaca su “Via Mentana” del Resto del Carlino (addirittura lo stesso dove lui scrive), quelli di Messaggero, Corriere Adriatico, Riviera Oggi  e il suo “editoriale” ha travisato la realtà. Non avesse Bergamaschi chiuso il suo pensiero con la reprimenda (“severo rimprovero”) agli “organi di informazione locali“, suo compreso, probabilmente il caso non sarebbe nemmeno nato. E per noi finisce qui. 

Ringrazio altresì Pasquale per la “specchiata trasparenza” che onestamente ci riconosce mentre non ho ben capito la questione “De Vecchis” che non mi risulta essere nostro giornalista. Magari è un problema di mia memoria. Me lo farò rimembrare a quattr’occhi. Ecco la lettera a me indirizzata (sinceramente mi aspettavo di trovarne traccia anche sul Resto del Carlino. Giusto così perché avrebbe rafforzato una contraddizione che già ieri era sembrata molto evidente):

Caro direttore, mi preme replicare più che al signor Giovanni Filippini (lo farò prossimamente, dopo aver toccato con mano quanto mi suggerisce e che io, certamente e non scientemente, avrei mancato di notare), alla redazione di Riviera Oggi che ha aggiunto di suo ad una e – mail indirizzata a ‘Il Resto del Carlino’ e, specificatamente, al sottoscritto. Prima scorrettezza: Anche se inviata per conoscenza ad un’altra testata è buona etica professionale evitare di pubblicare la e – mail del vostro assiduo lettore. Transeat. Seconda scorrettezza, molto più lampante (che si fa per farsi leggere!!!). Il titolo, ‘Certa stampa scrive che siamo visionari, pazzesco’, non sta scritto in nessuna parte nella e – mail del signor Giovanni Filippini che, comunque, causticamente, da dei visionari ai residenti nell’area a rischio di via Mentana e zone limitrofe. Anche il sottotitolo, ‘Impari dai suoi colleghi e dica la verità su quel che accade, passi una sera con noi’, è un’altra invenzione ‘pazzesca’, perché non sta scritto né in cielo nè in terra ed è solo scritta per gettare fango su dei colleghi che sempre, lo ripeto sempre, hanno affrontato le storie belle e brutte mettendoci la propria faccia e non per interposte persone. Come il signor Giovanni Filippini stiano tranquilli gli altri cittadini – residenti che mi invitano a passare una sera con loro. Ci sarò, perché il confronto è stato sempre e lo sarà, il mio modo di concepire il vivere quotidiano, anche per correggere il tiro, se necessario. E non, caro direttore, come è solito fare Riviera Oggi, quotidiano on – line di specchiata trasparenza. Attendo ancora (e sono passati degli anni) di leggere la correzione alle mancate verità scritte dal ‘quotidiano bolognese’ sulle dichiarazioni dell’allora consigliere comunale, Giorgio De Vecchis, sull’impossibilità di un esponente politico di produrre il ricorso al Tar in vece dei propri elettori. Anche quì transeat, perché, in fatto di nefandezze scritte da tutti, ritengo opportuno replicare anche a chi mi ha visto protetto in via Pizzi dalle forze dell’ordine. Sbagliato, perché il sottoscritto, dopo aver parlato della situazione di sabato 11 maggio, con il comandante dell’Arma dei Carabinieri, Vaccarini, con degli amici di specchiata serietà, è andato a bere una birra al ‘Bar Mentana’, si è intrattenuto con dei giovani ‘fans’ rossoblù, poi ha bevuto un’altra birra al ‘Barcode’ e ha avuto la possibilità di toccare con mano (forse perché in quella specifica serata e lo ho anche scritto, c’era uno spiegamento di forze dell’ordine che hanno consigliato a chi vive fuori dalle norme a prendere altre strade) che i giovani in via Mentana non stavano facendo niente di particolare se non parlare, comunicarre, socializzare e senza bere, perché in strada è proibito tassativamente. L’ordinanza del sindaco Gaspari, quella di non uscire fuori dai recinti con il bicchiere di plastica per non incorrere in multe di 50 euro, lo ribadisco, la ritengo una ‘boiata pazzesca’. Credo che, per il momento, quanto scritto basti e avanzi.

P.S. Lo ripeto ai cittadini – residenti della cosiddetta ‘area a rischio’. Tornerò in via Mentana e seguirò i consigli del signor Giovanni Filippini, perché di sciocchezze Pasquale Bergamaschi ha sempre cercato di scriverne e di dirne poche. Anche perché, ‘sbagliare è umano’, ma il ‘perseverare è diabolico’. Copiato da un detto francese: ‘A buon intenditore mezze parole’. Grazie per l’ospitalità alla mia replica.

Pasquale Bergamaschi, giornalista del Resto del Carlino