SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sindaco di San Benedetto? Sandro Donati ci pensa da tempo e ribadisce ancora una volta il proprio interesse per la poltrona di Viale De Gasperi. E l’interesse potrebbe ulteriormente aumentare qualora il rimpasto minacciato dal presidente Spacca lo coinvolgesse direttamente. “Se toccasse a me non ne sarei addolorato, rimarrei consigliere regionale e potrei dedicarmi a maggior ragione del mio territorio. Eppure – spiega l’assessore all’Ambiente – in tre anni ho portato avanti un compito difficile nel migliore dei modi. Io e il mio entourage stiamo lavorando bene. Auspico comunque che la faccenda si chiuda presto: è psicologicamente difficile convivere con certe voci”.
Donati ad oggi è ancora un esponente dell’Italia dei Valori, nonostante il partito di Antonio di Pietro appaia agli occhi di tutti come una forza definitivamente estinta. “Sto riflettendo – dice – la situazione potrebbe clamorosamente ricomporsi”. In ogni caso ci si guarda attorno e, considerati i trascorsi burrascosi nel Partito Democratico, la meta possibile ha le sembianze di Lista Civica: “La mia collocazione è al centro, per tradizione ed ideologie”. Sarebbe quello il serbatoio dal quale attingere voti. Magari in alleanza col centrosinistra: “Tutto può accadere da qui al 2016, il panorama si stravolgerà. E’ però fondamentale non consegnare la città alla destra o al Movimento Cinque Stelle”.
La situazione interna al Pd preoccupa assai Donati. Il timore è quello di una scissione, la speranza è che Gaspari applichi il buon senso: “Riporti tranquillità in maggioranza. Voler allontanare due esponenti (Emili e Pezzuoli, ndr) che hanno sempre militato in quel partito e che hanno quel tipo di storia è un atteggiamento banale”. C’è poi un discorso di promesse da mantenere: “Tutto è fermo, parlando con la gente emerge questa sensazione di immobilismo: lungomare, Ballarin, Albula, Piano Regolatore. In questi tre anni l’amministrazione si rimbocchi le maniche”.
“MAI LE PRIMARIE” Donati boccia inoltre le primarie “che solo danni hanno portato al Pd. O si fanno all’americana – continua – o niente. Dovrebbero essere aperte a tutti, non blindate. Le consultazioni ristrette agli iscritti non hanno portato frutti”.
“PENSILINE? UN ERRORE” Dito puntato infine pure contro le contestate pensiline fotovoltaiche: “L’energia solare va incentivata, tuttavia l’occhio vuole la sua parte. Quelle installazioni sono troppo impattanti. Soprattutto quelle in Via D’Annunzio e al Museo Ittico non sono piacevoli. Io avrei sfruttato maggiormente la zona Agraria”.
Lascia un commento
Non è possibile. Basta non se ne può più. Ha girato tutti i partiti.
Di Pietro è finito e lui si ritrova un altro partito. Mi piacerebbe conoscere il suo elettore medio.
Questo signore ha
asserito che ha condotto in maniera encomiabile il suo assessorato. Io non lo so ma di solito le lodi e gli encomi vengono espressi da altri. Se comincia così……….
c’è ancora la siringa di raccogliere sul lungomare segnalata ai vigili urbani il 25 aprile, visto che è l’assessore all’ambiente può tranquillamente iniziare da lì visto che gli altri ancora non lo hanno fatto!!!
Ne possiamo fare a meno grazie!
Dovrebbe avere il buon senso di dimettersi visto che oggi non rappresenta nessun partito, come quei signori che stanno nell’Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto, chi sono? cosa rappresentano? già criticai all’IDV locale l’imposizione di questo signore, o noi o lui e invece pur di avere qualche poltrona hanno taciuto, ecco le conseguenze, ora si propone a Sindaco. San Benedetto non ha bisogno di te ma di persone che credono in questa città e nei suoi cittadini, basta con personaggi che nulla hanno a che vedere con le tematiche sociali e politiche di questa terra. Io spero e mi… Leggi il resto »
ma che vuole? ma io dico, in ogni paese che ricordi cosa sia un minimo di civiltà e di dignità politica ed umana, se una persona cambia partito politico espone SPONTANEAMENTE i propri perchè in maniera APPROFONDITA E DETTAGLIATA, non fosse altro per rispetto di chi lo ha votato in precedenza, e per far capire all’elettorato se si tratta di una evoluzione della persona o di opportunismo politico. Questo cambia tutti i partiti, troppo diversi tra loro per avere un minimo di coerenza e di filo logico, il tipico partitocratico centrista in vendita pronto a cambiare casacca, E VUOLE FARE… Leggi il resto »
Essù!! Mo’ pure il sindaco, siamo alla fiera degli impresentabili……da assessore regionale a sindaco, qui c’è bisogno di riciclarsi….da buon ambientalista……….
ci vuole un sindaco come sandro donati almeno lui sa i problemi di questo paese e x fare il sindaco bisogna stare con il popolo non chiuso dentro gli uffici ma parlare dei problemi che hanno i cittadini lavoro e sociale, e non solo tasse e strisce blu,