SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una curva da Serie B, uno stadio palpitante: così si è aperta Samb-Isernia, gara di Serie D solo sulla carta. Un avvio di gara dove, ad eccezione di uno spunto di Pazzi, lo spettacolo è stato proprio della curva rossoblu, gremita e mai doma. Mentre la Samb stentava: Traini, di nuovo in campo, scontava una condizione non ottimale e appesantita dal primo caldo di stagione, Santoni e Forgione faticavano sugli esterni, Scartozzi non trovava le giuste geometrie.
E così, al 24′, abbastanza fortuitamente e su posizione sospetta di fuorigioco, Capuozzo, 37 anni, segnava il gol del vantaggio, raggelante. Ecco, a questo punto, una pagina da Libro Cuore, come spesso avviene nel calcio: pareggio di Valerio Quondamatteo, da appena un mese tornato in quella Samb in cui era cresciuto da ragazzino e nella quale aveva ottenuto le due promozioni consecutive dalla D alla C2 dal 2000 al 2002. Quasi un segno del destino.
Da quel momento la partita diventava elettrica, con un tifo infernale ma un Isernia anch’esso molto pericoloso in contropiede, tanto che Barbetta eseguiva un intervento disperato e riuscito, applaudito come se fosse un gol – e il valore, in effetti, è identico.
E se Guglielmi, ex avvelenato (ma sportivo) ha pareggiato la rete in avvio di ripresa di Santoni, ecco che poi la partita è diventata davvero un colpo su colpo, con gli ospiti molto bravi e la Samb arrembante, guidata da un tifo impressionante, con tanto cuore. Ecco Pazzi che fa un colpo di tacco per Carpani, ecco Forgione e Traini che non mollano un centimetro, ed ecco infine l’inzuccata perfetta di Marini, e il tripudio del 3-2.
Un merito alla passione del tifo rossoblu: cose del genere le abbiamo viste (o intraviste) soltanto allo Jacovone di Taranto o all’Adriatico di Pescara, ma mai in questa categoria. E infine, un grazie al portiere rossoblu Barbetta, autore di tre interventi miracolosi di cui due prodigiosi all’ultimo minuto di recupero.
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Si, bravo Barbetta, bravi tutti…..ma Marini, il Capitano il Grande Marini e’ un muro.
Lui sopratutto sarà il primo artefice del sogno che tutti ci auguriamo.
Marini ….il Capitano!