Napolitano presidente. E la frittata è fatta. E lo dimostra, più di ogni altra cosa, la gioia del Pdl come se avesse vinto qualcosa. La gioia manifesta è infatti la chiave di un inciucio premeditato. Per quale motivo, sennò, un quasi novantenne che prima aveva chiesto inutilmente a Bersani un accordo, avrebbe dovuto accettare. Senza tener conto che fare un governo (specialmente se sbagliato e legato ad interessi di casta come quelli di tutto il Pdl e di una parte del Pd) non equivale a salvare l’Italia.

Appunto: che c’è da ridere, dico a Berlusconi e a Gasparri (che simpatico!). Ridono per aver contribuito ad eleggere un presidente comunista (denominazione di estrema negatività per il cavaliere e per l’ex missino)? Impossibile. Ecco perché ridono: perché l’ala “castista” del Pd ha assicurato la loro complicità per tutto quello che riguarda la Legge elettorale da lasciare così, i conflitti di interessi da non toccare, il mantenimento di tutti i privilegi e tanto altro che non vada ad intaccare le multiformi lobby da loro sorrette grazie all’informazione truccata (che schifo!) e da loro supportata economicamente con l’impegno di proteggerle (le lobby). Altro che riforme utili alla nazione. Ne hanno avuto la possibilità per tantissimi anni. Sono diventati improvvisamente capaci che è il contrario di incapaci? Sono diventati improvvisamente altruisti che è il contrario di egoisti? Sono diventati improvvisamente tutti onesti che è il contrario di disonesti? Io dico di no.

Complimenti invece a Sel che ha dimostrato di aver le idee più chiare di tutti, anche di Grillo in qualche aspetto e di non essere, alla pari del M5S attaccato alle poltrone. Il riferimento alla componente Sel locale sambenedettese è chiaramente “puramente casuale”. Nicki Vendola non si è prestato e anche una parte del Pd. Parte buona del Pd  (quella renziana non lo è, secondo me) che dovrebbe confluire con Grillo e SEL con la  nuova sigla PDB (B sta per buono) per formare una coalizione tra persone che sono, sì legate ad una sigla diversa, ma che hanno principi molto simili e quindi facilmente condivisibili nella ricerca della migliore scelta, una volta preso il governo della nazione. Chiaramente però dovranno essere Sel e Pdb a chiederlo al M5S sottoscrivendo il programma di intenti (con qualche variazione se necessaria) che Grillo e Casaleggio hanno fatto firmare a chi ha aderito al Movimento.

Basterebbe un’apertura  (piccola, piccolissima) da parte del M5S e si formerebbe  la coalizione che vogliono oggi gli italiani sani; quelli “malati”, tra l’altro, stanno diminuendo di giorno in giorno perchè la pagnotta politica o meglio partitica che li privilegiava si sta facendo sempre piccola e poco commestibile. La situazione è chiarissima. Almeno per me. Ma lo spazio che dedichiamo ai lettori serve, appunto, per aiutare me e il giornale a correggere il tiro e far cambiare le idee. Avanti chi vuole e può. Grazie.