SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’interrogazione del Popolo della Libertà sui lavori per la realizzazione del sottopasso di Via Pasubio irrita il sindaco Giovanni Gaspari, che vede nella mossa del centrodestra del mero ostruzionismo: “Siamo tranquilli e sereni, però mi domando a che gioco si stia giocando”.

Per il primo cittadino quello dei berlusconiani è un anticipo di campagna elettorale: “Ma mancano tre anni, se lo ricordino. E soprattutto, ci vuole fisico, devono essere capaci di resistere. Il loro obiettivo primario è fare un danno, pensano di trarne beneficio, avviando questo gioco al massacro”.

Il consigliere comunale Bruno Gabrielli contesta che l’intervento lungo la Statale 16 avrebbe previsto una variante al Piano Regolatore, poiché “il progetto predisposto invade aree edificabili a tutti gli effetti e che per ottenere la piena conformità dello stesso al Prg si sarebbe dovuto approvare l’opera in variante”.

Gaspari appare contrariato, tuttavia garantisce che replicherà “con pazienza e motivazioni tecniche. Se ritardiamo di un anno i lavori – prosegue – a chi verrebbe creato il danno? All’amministrazione comunale o alla città?”.

I quesiti proseguono: “Il sottopasso serve o no? Il problema di Gabrielli è la pendenza? Quello mica dipende dai politici. Sono stati investiti 3,2 milioni di euro e 200 mila sono stati spesi per far sì che le attività commerciali non vengano penalizzate. Hanno cominciato una guerra santa per impedire il procedimento”.

La polemica infine si allarga ed invade la Provincia. “Palazzo San Filippo è in dissesto e sembra che la colpa sia di terzi. Chi ha creato questa situazione non si ricandidi, si faccia da parte”.