SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tra l’accordo iniziale Comune–Troiani&Ciarrocchi e l’installazione finale delle oramai celebre pensiline fotovoltaiche a San Benedetto, vi è stata una variazione nell’ubicazione delle stesse dovuta alla richiesta della ditta monteprandonese di adeguarle in base all’esposizione solare e alla presenza del supporto della rete elettrica per la produzione di energia dal fotovoltaico.
Così, se con la determina dirigenziale 924 del 19 luglio 2012 fu “disposta l’aggiudicazione definitiva della concessione degli spazi comunali per l’installazione di impianti solari fotovoltaici”, la delibera della giunta comunale del 7 marzo 2013 valutava come “accoglibili le richieste formulate dalla ditta Troiani&Ciarrocchi finalizzate al raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’Amministrazione comunale ed anzi incrementando leggermente le superfici totali”, che infatti passavano da un totale di 2106 Kwp (di cui 1038 previsti sui tetti delle strutture comunali) a 2.242. Di questi quasi un terzo, ovvero 601 kwp, trovano origine dal parcheggio di fronte al PalaRiviera, precedentemente non considerato.
Degli altri luoghi dove sono state posizionate le pensiline fotovoltaiche, è rimasta praticamente immutata la portata per via Togliatti (da 64,74 Kwp a 60,03), è stata ridotta di circa il 40% quella di Piazza del Pescatore (da 173,94 a 103,28), ma è aumentata di quasi cinque volte quella relativa a via D’Annunzio (dagli iniziali 23,40 kwp a 102).
Ecco che dunque le pensiline in via D’Annunzio, forse le più impattanti fra tutte, sono cinque volte più potenti di come furono inizialmente pensate. E considerando che la potenza finale è di 136 kwp superiore al progetto iniziale, forse questa “overdose” di pensiline in via D’Annunzio (+79,60 kwp) poteva essere risparmiata senza intaccare l’iniziativa.
Inoltre, in merito a presunte difformità tra quanto presentato agli uffici comunali e quanto poi effettivamente realizzato, nei disegni delle pensiline mostrati al settore Lavori Pubblici sarebbero mancate le “merlettature” che accompagnano i bordi delle pensiline. Ma questo sarà oggetto dell’eventuale – difficile – trattativa tra Comune e T&C.
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E’ una assurdità che fa più piangere che ridere.
come distruggere una città a vocazione turistica
…come se il problema fossero le cosiddette “merlettature”…..questa amministrazione è riuscita in una impresa molto molto difficile…quella di trasformare un’ottima idea in un boomerang contro essa stessa…. mi chiedo dove sia la professionalità dell’ufficio competente (LLPP) nella figura del dirigente. E mi chiedo se non sia possibile, come giustamente diceva SEL, rimuovere il dirigente in questione per un errore simile che ridicolizza la nostra città. Invece “per premio” gli facciamo progettare il nuovo lungomare! Senza parole!