SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Animi più che primaverili in tribuna stampa, dove si è passati dalle freddi nubi di un funesto pareggio al fragoroso calore di una vittoria insperata.

PALLADINI: “Più che quello che ha fatto la maceratese è importante quell o che abbiamo fatto noi, anche se con grande difficoltà. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, trovando due/tre occasioni per fare gol. Con l’uomo in più abbiamo girato bene palla, ma non siamo riusciti ad essere incisivi. Abbiamo messo Forgione sulla sinistra per creare superiorità con Napolano, e nell’azione finale abbiamo fatto bene.

Le loro perdite di tempo ci stava, avevano bisogno di punti per salvarsi come noi per vincere. Nell’arco della gara – comunque – abbiamo meritato di vincere. Col passare del tempo la frenesia ci ha indotto a fare errori stupidi, ma abbiamo provato a vincere fino alla fine. Incontreremo tutte squadre che hanno bisogno di punti, ma non ci deve cambiare nulla: dobbiamo vincere.

Area intasata? Per segnare dovevamo fare così, certo è che l’abbiamo intasata male: Napolano e Puglia sono arrivati spesso sul fondo ma non siamo riusciti a renderci pericolosi come potevamo. Sulla sinistra dovevamo fare meglio, e spingere di più. Per i giocatori che avevamo abbiamo dato il massimo, c’erano molti assenti. Abbiamo finito con due difensori proprio per questo, e abbiamo vinto meritatamente – anche se soffrendo. un segno del destino? Sicuramente manca tanto, e a parte il Città di Marino le altre lottano tutte per risultati importanti. 

Forgione ha fatto molto bene, molto bene. Le sue caratteristiche sono più offensive, è un giocatore che negli ultimi 30 metri è imprevedibile. Messo dietro lo limitiamo un po’, ma lui è sempre disponibile. Per quanto riguarda la situazione infortuni forse recupereremo Camilli e Scartozzi. Forse. Per Traini l’infortunio è stato importante (lesione di secondo grado al polpaccio).

La situazione stipendi non mi interessa. Oggi i giocatori stavano piangendo dalla gioia e dalla tensione. Loro ci tengono molto, per quanto riguarda la situazione economica c’è tempo per parlarne, non ora. Ora dobbiamo pensare al Città di Marino. Nel secondo tempo, sotto la Curva Nord, abbiamo fatto meglio – come sempre. Loro, in dieci, hanno iniziato a difendersi col 5-4 ed è stata difficile. Bravi tutti, anche Santoni che è stato bravo a crearsi quell’occasione. Bravi tutti, siamo stati fortunati”

PAZZI: “Complimenti a tutti. In un momento così difficile era importantissimo vincere, abbiamo sofferto ma con una squadra che si difendeva come loro – anche a livello di perdita di tempo – non era facile. Santoni è finito coi crampi, e si vedevano che c’erano tanti che erano stanchissimi, ma che hanno lanciato il cuore oltre all’ostacolo. Più che per la mia mancanza, le difficoltà devono essere imputate alla loro bravura nel difendersi. A 4 partite dalla fine essere ad un punto dal San Cesareo ci aiuta, ma non dipende solo da noi. Ora dobbiamo pensare al Città di marino, non alla Vis Pesaro: abbiamo visto oggi come è difficile giocare contro una squadra che si chiude così.

Forse torneranno Camilli e Scartozzi, penso di tornare anche io ma in attacco è dove abbiamo meno bisogno, visto che a parte me oggi c’erano tutti. Si danno per scontate molte vittorie, ma non è facile, non è facile per nulla. Oggi a fine partita eravamo stremati, non avevamo neanche la forza di esultare. Speravo in un passo falso del San Cesareo, è arrivata addirittura una sconfitta. Ci è andata bene ma dobbiamo dare seguito a questa grande giornata.

Le difficoltà sono le stesse da un anno, ma stiamo lottando per un grande risultato e dobbiamo impegnarci. Dobbiamo crederci tutti, specie i tifosi che – anche se un po’ capisco – hanno mollato un po’. Io sono qui da tre anni e voglio fortemente questo risultato. Sulla vicenda stipendi non dobbiamo dire niente, non è cambiato nulla e dobbiamo pensare alla vittoria di oggi. Per le altre questioni c’è tempo, ma ora dobbiamo lavorare tutti, facendo ognuno la sua parte”

A conferenza finita Pignotti è intervenuto per augurare un felice compleanno a Pino Perotti (oggi settantenne), consegnandogli una maglia celebrativa.