MARTINSICURO – Andrea D’Ambrosio firma come libero professionista alcuni documenti destinati all’Ufficio Tecnico e il Partito Democratico ne chiede le dimissioni da assessore ai Lavori Pubblici.

“Siamo venuti a conoscenza di un atto che porta la firma dell’ingegnere – hanno spiegato i componenti del Pd nel corso di una conferenza stampa – e i dubbi sull’inopportunità della delega ai Lavori Pubblici a D’Ambrosio, che avevamo già palesato in diverse occasioni, sono stati confermati”.

I Democratici si appellano all’art.78 comma 3 del Tuel (“I componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”) e all’art 39 dello Statuto comunale, che sostanzialmente riprende i principi espressi dal Tuel.

“La vicenda – spiega il segretario Giuseppe Capriotti – è venuta fuori con un controllo a campione effettuato dai consiglieri del Pd. Al momento non sappiamo se ci siano altre situazioni simili, ma quella emersa fa male alla nostra città, in quanto pone D’Ambrosio in una posizione di conflitto di interessi. Chiediamo all’amministrazione una risposta su quanto accaduto e un provvedimento forte in merito”.

Sugli atti firmati dall’assessore, i Democratici hanno già provveduto ad informare il sindaco e il segretario comunale, attraverso un documento protocollato il 3 aprile. “Data la gravità della cosa – ha aggiunto il consigliere Andrea Buonaspeme – ci aspettavamo una risposta immediata, una convocazione da parte dell’amministrazione per fornire i dovuti chiarimenti. Invece ad oggi, tutto tace”.  Il Pd ha poi sottolineato l’inopportunità della delega ai Lavori Pubblici a D’Ambrosio, invitandolo a dimettersi.

“Trasparenza e partecipazione sono stati i cavalli di battaglia di questa amministrazione in campagna elettorale – ha aggiunto – Città Attiva si era presentata ai cittadini sostenendo l’assoluta diversità dai partiti che agivano nel chiuso delle stanze per fare i propri interessi. Ad oggi non vediamo la tanto decantata novità: questa amministrazione non dialoga nè con le minoranze né con i cittadini, e lo si è visto su moltissimi temi di interesse collettivo, come il cinema Ambra, il Piano Spiaggia, le manifestazioni per i cinquant’anni del Comune. Ci auguriamo che non avvenga altrettanto con il Bilancio, che confidiamo sia partecipato”.