SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune potrà intervenire sulle aree interessate dalle pensiline fotovoltaiche, approfittando del vincolo per operazioni di pubblica utilità. Ciò vorrà dire che i contestati pannelli non impediranno eventuali riqualificazioni dei perimetri interessati, con l’opportunità per l’amministrazione comunale di rimuovere e ripiazzare gli impianti.
Nell’accordo venticinquennale stipulato con Troiani&Ciarrocchi è inserita inoltre la clausura che consente l’interruzione del rapporto. A quel punto però sarebbero dolori per le casse del Municipio: verrebbe infatti quantificato il mancato incasso della ditta per il periodo restante.
Produzione di energia alternativa e molto altro. Gaspari esulta perché dietro al progetto c’è stata anche l’opportunità di usufruire di una manutenzione degli edifici da parte dell’impresa – soprattutto per quanto concerne la Scuola Alfortville – pari ad un valore di 356 mila euro. C’è poi una questione estetica: “Si è voluto dar visibilità all’iniziativa – spiega Mario Laureati, direttore dell’Ufficio Ambiente – sui tetti non si sarebbe ottenuta la dimostrazione e la presenza tangibile di nuove tecnologie. Inoltre, va sommato il discorso della viabilità. Difendo l’utilità delle pensiline per l’automobilista. Sono un valore aggiunto, un ricovero protetto per i mezzi. Sono ombreggianti ed uno strumento di arredo viario: immaginiamoli sotto la pioggia o il solleone estivo”.
In principio erano state individuate zone successivamente accantonate, tra cui spiccavano Piazza San Filippo Neri, Viale De Gasperi ed un tratto di percorso sull’Albula. Problematiche conseguenti l’allaccio alla rete Enel e difficoltà nell’ottenimento di alcuni permessi ed autorizzazioni, hanno fatto sì che venisse indicato il parcheggio del Palariviera.
Il 22 marzo 2012 la giunta approvò lo studio di fattibilità, basandosi su un disegno molto generico, che non portò alcun assessore ad immaginare la reale portata dei lavori. Tre ditte effettuarono i sopralluoghi preliminari, rispondendo all’invito. Due di loro però successivamente si tirarono indietro. Un aspetto che impedì al Comune di avanzare valutazioni di mercato comparative. A quanto pare, l’iter è rimasto in naftalina per l’intera estate scorsa, per subire una netta accelerata a partire da settembre.
I kilowatt globali prodotti saranno 2.242 e verranno venduti ad 11 euro l’anno, per un guadagno di 24 mila euro ciascuno. Indietro non si torna, eppure qualche correttivo estetico potrebbe giungere, senza dimenticare l’illuminazione, che riguarderà tutte le strutture.
Risolto infine una volta per tutte il mistero sullo spazio antistante lo stadio Riviera delle Palme. Pensiline a sostegno degli stalli auto nelle vicinanze? Da escludere, per motivi di sicurezza. Fotovoltaico no, distributore di benzina invece sì. Mah.
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Sci oh, illuminateceli pure ‘sti capolavori, coscì li vedeme be’ pure di notte!
Ragioni di sicurezza per non spostare le pensiline in zona stadio non ne vedo, piuttosto non vedo più i parcheggi in quella zona perché sono stati quasi tutti “mangiati” dalle enormi zone di prefiltraggio che non hanno riscontro nemmeno in grandi impianti di serie A.
Sarebbe vitale recuperare parcheggi in quella zona, altrimenti come si pretende che il grande pubblico possa affluire per grossi eventi, amichevoli di lusso o altre manifestazioni?
Stimo personalmente e come professionista l’ing. Laureati, ma queste sue affermazioni non posso assolutamente condividerle. “sui tetti non si sarebbe ottenuta la dimostrazione e la presenza tangibile di nuove tecnologie” e soprattutto ” Difendo l’utilità delle pensiline per l’automobilista” due affermazioni che contrastano fortemente con le moderne concezioni delle politiche ambientali. Non penso che sia più importante far vedere che ci sono degli impianti fotovoltaici rispetto al fatto stesso che essi ci siano e producano energia pulita. Le nostre città, sono state pensate e sono nate quando le automobili non ancora esistevano, le città non debbono essere a servizio e… Leggi il resto »
Il danno procurato al paesaggio urbano a causa di questi amministratori “naif” è sotto gli occhi di tutti: se avessero un minimo di buon senso dovrebbero dimettersi. Mi chiedo quali altre sorprese dovremo aspettarci in futuro……
“Quid non mortalia pectora cogis,/ Auri sacra fames?” Eneide, III, 56-57 (a quali delitti, a quali infamie o scelleratezze non spingi gli animi degli uomini, o maledetta fame dell’oro?). Virgilio, nel suo poema immortale, prorompe con questa imprecazione quando Polinestore, per avidità, per impadronirsi dell’oro di Polidoro, figlio di Priamo, che gli era stato affidato in custodia, lo fece uccidere. In questa vicenda delle pensiline fotovoltaiche vediamo per l’ennesima volta come, per ”auri sacra fames”, il nostro Sindaco e il suo codazzo non si sono fatti scrupoli, come Polinestore, di depredare le ricchezze della città affidata alla loro custodia, oltretutto… Leggi il resto »
Strane correlazioni quelle dell’Ingegnere, ma nelle sue osservazioni brilla poco l’ingegno, mentre sono più evidenti i tentativi di giustificare un obrobrio che, se rafforzato sostanzialmente da simili argomentazioni, avrà come conseguenza l’avvitamento e la fine del pensiero logico. Per ciò che mi riguarda quelle strutture dovranno essere necessariamente smontate, perché non genererà alcun effetto benefico per la città il “ci dispiare, la prossima volta faremo meglio”; l’UNICA, VERA ed EFFICACE soluzione è che i MOSTRI vengano definitivamente allontanati.