L’articolo 22 del regolamento della Camera dei Deputati prevede l’esistenza di Commissioni che possono essere permanenti o speciali (articolo 72 e 82 della Costituzione).
Le commissioni permanenti sono: I – Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni; II – Giustizia; III – Affari esteri e comunitari; IV – Difesa; V – Bilancio, tesoro e programmazione; VI – Finanze; VII – Cultura, scienza e istruzione; VIII – Ambiente, territorio e lavori pubblici; IX – Trasporti, poste e telecomunicazioni; X – Attività produttive, commercio e turismo; XI – Lavoro pubblico e privato; XII – Affari sociali; XIII – Agricoltura: XIV – Politiche dell’Unione europea.
Inoltre “la Camera può sempre procedere alla costituzione di Commissioni speciali, composte in modo da rispecchiare la proporzione dei Gruppi” (articolo 19).
E allora in cosa consistono le “commissioni” nominate dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ad appena 15 giorni dalla fine del suo settennato?
Non esistono, in Costituzione. Non c’è la previsione di alcun tipo di commissione presidenziale. A meno che, tutto ciò che non è espressamente vietato, sia da considerare consentito.
Il Presidente della Repubblica può nominare il Presidente del Consiglio (articolo 92 Costituzione). Stavolta lo ha rinominato, di fatto, lasciando Monti (che infatti mai è stato sfiduciato, e per questo Napolitano non doveva indire elezioni anticipate, imponendo per la prima volta il voto a febbraio: forzature su forzature).
Tra i dieci pseudo-commissari, in dispregio della parità tra i sessi (articolo 51 Costituzione) ha scelto soltanto uomini. Il che è un messaggio culturale grave e oltretutto in controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo in Parlamento.
I dieci pseudo-commissari nominati sono espressione di 3/4 di Parlamento. Manca un quarto, quello che fa riferimento al M5S. Comunque lo si voglia leggere, non è una rappresentanza democratica. Ricordiamo ancora l’articolo 19 del regolamento della Camera: “Le Commissioni sono formate in modo da rispettare la proporzione fra i gruppi, che distribuiscono a tal fine fra queste i propri componenti“. Il Presidente della Repubblica disattende persino le norme (certo inferiori nella gerarchia giuridica) dei regolamenti parlamentari.
C’è di peggio: tra gli pseudo-commissari vi sono tecnici non eletti, ai quali è stato fornito dunque, con atto monocratico e non sottoposto ad alcun contropotere, un potere di influenza enorme. Non dovranno rispondere a nessuna forza politica, legittimate da milioni di voti democratici. Non dovranno rispondere neppure al Presidente della Repubblica che li ha nominati a meno che non si scriva nottetempo un regolamento che sarebbe però una chiara ammissione di incostituzionalità. Si tratta di Valerio Onida, Enrico Giovannini, Giovanni Pitruzzella, Salvatore Rossi, Enzo Moavero Milanese (ministro del governo Monti: un bi-commissario). C’è poi Luciano Violante, non eletto parlamentare ma di fatto uomo di fiducia dei vertici del Partito Democratico.
Se questo passaggio “insolito” (Wall Street Journal) dovesse concretizzarsi senza opposizioni, chi si opporrà in futuro a commissioni non democratiche, di nomina presidenziale, per trattare i più disparati aspetti della vita politica, dalle guerre alla crisi economica? Chi si potrà opporre a commissioni di colonnelli? Chi a commissioni di banchieri (ops, è già così)? Chi si opporrà, in caso ad esempio di un presidente “berlusconiano”, a una commissione presidenziale che dovrà studiare il conflitto di interessi?
Qui invece le commissioni non sono né permanenti né speciali: sono state nominate dal Presidente della Repubblica, sono presidenziali ed extra-parlamentari. Se non sono previste dalla Costituzione, significa che è permesso? Cosa precluderà, da ora in poi, la nomina di pseudo-commissioni di nomina presidenziale, superando il Parlamento e persino il governo in carica?
Perché le commissioni parlamentari previste dalla Costituzione non vengono avviate ai lavori? Di cosa discuteranno, ad esempio, la X, “Attività produttive, commercio e turismo”, e la XIV, “Politiche dell’Unione Europea”, se sopra di loro vi sono delle pseudo-commissioni speciali di nomina presidenziale estranee a qualsiasi regolamento democratico e costituzionale?
La scelta di Napolitano è in linea con quel governo Monti-Napolitano – che ha distrutto l’intero centrosinistra italiano, ma non glielo dite che non l’hanno capito: manca ancora poco e il lavoro sarà compiuto – è avvenuta ancora una volta concordemente a forze europee extra-nazionali (articolo 1 della Costituzione: “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei modi previsti dalla Costituzione“). Spiega bene il retroscena il bravo Fubini sul Corriere: Napolitano ha parlato con un banchiere (anche lui ex Goldman…), Mario Draghi, che in un sistema pienamente democratico dovrebbe sottostare al potere politico.
Fortunatamente un briciolo di vita ci deve essere anche nei partiti, e dopo 24 ore di sbigottimento, sono arrivati commenti sempre più negativi. Se si eccettua Scelta Civica, che non può fare altrimenti, Pdl e M5S hanno espresso contrarietà. Bersani è stato provvidenzialmente corretto da Franceschini; e si spera che il Pd capisca in che genere di pasticcio non deve immischiarsi e non deve avallare assolutamente. A forza di fare i responsabili si diventa sempre più irresponsabili.
OLANDESINA Quanto avvenuto in Olanda non ha alcuna relazione con quanto sta accadendo in Italia. Ohi stampa italiana! Qui su Lettera43 si spiega in poche parole cosa avvenne. Fu una lunga trattativa politica tra due partiti: non c’erano tecnici, né commissioni. Fu Politica. Quella che in Italia Re Giorgio ha seppellito.
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Senza entrare nel merito della “trovata” di Napolitano, che evidentemente scontenta tutti, come è normale che sia (a parte qualche faccia di bronzo, per non citarle), sembra davvero più opportuno considerare le critiche qui espresse sul metodo. E’ un abuso di buon senso far notare che non si capisce bene quale sia il nesso, in apertura dell’articolo, fra il regolamento della camera dei deputati e le prerogative costituzionali del capo dello stato? Seconda forzatura, Napolitano non può aver “rinominato” Monti, visto che questo non è stato, ipocritamente, da parte dei partiti, mai ancora sfiduciato in parlamento. Terzo punto, sembra abbastanza… Leggi il resto »
a) regolamento e trovata di Napolitano: I know, ma Napolitano neppure considera i criteri di formazione di una commissione parlamentare, che sono di democraticità interna al Parlamento. b) E’ Napolitano che ha indetto elezioni anticipate, e non doveva farlo appunto perché non c’è stata la sfiducia. c) Essere esclusi dalle commissioni è un favore al M5S a livello politico. Ma in base a quale criterio, regolamento, uso, consuetudine, prassi, un Presidente della Repubblica può decidere ciò? Mi aspetto Presidente della Repubblica Marcello Pera che fa una bella commissione sul conflitto di interesse con Gianni Letta, Confalonieri, Piersilvio Berlusconi e Emidio… Leggi il resto »
a) perché non si tratta di una commissione parlamentare, ma di un gruppo di consulenti/mediatori scelti da lui a suo uso e consumo. Sta praticamente tirando ancora più in lungo le consultazioni ma per sherpa interposti. La formula è inedita, ma pure la situazione, come giustamente sottolineato da Ainis. b) a meno che tu non sia sbarcato sul pianeta soltanto dopo il 23 dicembre, e non abbia nemmeno letto i giornali del mese prima, continui a volergli affibbiare responsabilità che (queste si) non sono sue. c) ancora? Non è una commissione parlamentare, e l’assist al 5s è una tua idea… Leggi il resto »
a) ripeto, si sta creando un precedente molto pericoloso. Ci sono tecnici all’interno scelti in base a cosa? Siamo al “secondo evento eccezionale”, in un anno e mezzo, è come la pioggia “eccezionale”, a me sembra la norma. Non opporsi significa poi non potersi opporre mai. b) ho sempre criticato le elezioni anticipate e la pantomima di Monti che d’improvviso diventa politico. La sfiducia la si dà nelle Camere. c) Come, il partito che urla “casta!, casta!”, ora se li ritrova tutti contro il muro, coi tecnici pure di mezzo, con la prospettiva di essere l’unica forza di opposizione, e… Leggi il resto »
Se poi la discussione diventa sterile però, non prendertela con me. a) il primo “evento eccezionale” ha avuto la fiducia del parlamento? Si. Fine dell’evento eccezionale. b) quindi sei d’accordo sul fatto che non poteva fare altro e che non ha unilateralmente scelto lui di sciogliere le camere perché cosi gli è venuto in mente un bel mattino. Giusto? c) il partito che urla “casta! casta” è fuori dai giochi, con il piccolo dettaglio che ci si è messo da solo in un angolo, e ci è pure voluto restare. Quello che vale questo tipo di “opposizione” non sono affari… Leggi il resto »
Lette le varie considerazioni credo che la parte finale dell’articolo di Ainis è la soluzione più probabile. Per capire se è anche la soluzione buona e giusta, occorrerà sapere quali uomini avranno appoggiato il nuovo presidente della Repubblica.
Pier Luigi Petrillo, altro costituzionalista: “Napolitano doveva rispettare la Costituzione. Affidare un incarico. Ottenere il niet del Senato. E lasciare a successore scelta. Ad esempio. Perché la nostra forma di governo è parlamentare e non semipresidenziale. Il Presidente della Repubblica NON può costituire governi paralleli di saggi (…) Comunicato stampa del Quirinale con cui cerca di ridimensionare l’illogica scelta (per non dire di peggio) di costituire un governo parallelo”.
I precedenti non vanno creati…
La reazione delle forze politiche e della cittadinanza tutta c’è stata, vivaddio. http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/01/colle-risponde-alle-critiche-non-sono-generici-saggi-ma-personalita-scelte/548367/
Io sono molto indignato da questa situazione francamente non capisco perchè stiamo percorrendo una strada non rpevista dalla nostra costituzione senza capire quali obiettivi attendersi, per quanto tempo e con quali poteri. Francamente temo molto per il futuro democratico di questo paese…
Purtroppo proprio non ho gradito la notizia che i media hanno diffuso del colloquio di Napolitano con Mario Draghi. Non si tratta di perdere tempo o meno ma intravvedo un ideale cerchio che si chiude con le 10 personalità per le quali non simpatie nè politiche s’intende e né tanto meno per le loro competenze. Penso che la politica si debba dare una svegliata! Le cose sono certo complicate, ma Napolitano preso atto del fallimento di Bersani faccia velocemente un altro giro di consultazioni e dia immediatamente il mandato di fare un governo ad un altro. Se non fa queste… Leggi il resto »
Di solito trovo divertente leggere chi si ostina a sezionare, con piglio certosino, ogni segno di punteggiatura, ogni sfumatura alla ricerca della palese contraddizione. In questo caso non mi fa ridere per niente. Quello che è stato realizzato è un chiaro colpo di stato poiché, in una Repubblica parlamentare, i parlamentari eletti con voto democratico, sono stati ridotti a semplici alzatori di mano: le due speciali commissioni scriveranno le proposte ed i parlamentari dovranno dire si o …..prendersi la responsabilità di un paese che va a rotoli perché non sono state fatte le riforme… scelte da questi saggi. Dunque, senza… Leggi il resto »
Forse finalmente ora riusciamo a renderci conto del vero volto di questa “democrazia dittatoriale”visto che il terzo incomodo (M5s) la sta costringendo a gettare la maschera