SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un accordo venticinquennale che porterà complessivamente nelle casse comunali circa 600 mila euro. La ditta Troiani&Ciarrocchi si è aggiudicata il bando di gara per l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica dal sole.

Unica impresa partecipante alla gara, Troiani&Ciarrocchi ha fissato pannelli fotovoltaici sui tetti del Municipio, del Palazzo di Giustizia, del Palasport, degli istituti d’infanzia di Via Manzoni, Via Mattei e Via Puglia, delle scuole primarie Alfortville, Caselli, Piacentini, Spalvieri e Miscia, delle scuole medie Sacconi e Manzoni e della palestra della “Curzi” di Via Togliatti.

I pannelli verranno inoltre poggiati su pensiline che copriranno alcuni spazi pubblici. Come le aree dei parcheggi del Palariviera, di Piazza del Pescatore, di Via D’Annunzio e di Via Togliatti, a pochi passi dal Tribunale. I lavori, tuttora in corso, dovrebbero terminare verso metà aprile.

2200 i kilowatt globali. Questi verranno venduti ad 11 euro l’anno, per un guadagno di 24 mila euro ciascuno. “E’ un percorso virtuoso di grande respiro, che ci consente di produrre energia rinnovabile”, dichiara entusiasta l’assessore all’Ambiente, Paolo Canducci. “La ditta si è pure accollata la spesa per le opere di manutenzione degli edifici, che si aggirava sui 356 mila euro. Noi quella cifra a disposizione non l’avevamo, è stato un affare”.

Ovviamente non mancano le polemiche per un progetto ritenuto impattante. In tal senso, Canducci respinge irritato qualsiasi accusa: “Produciamo energia pulita senza occupare un centimetro di terreno agricolo, non capisco le lamentele. Non abbiamo privato San Benedetto di parche o zone pedonali, abbiamo semplicemente coperto dei parcheggi. Non credo che stalli auto muniti di pensiline siano peggio di stalli auto senza. Chi lo afferma strumentalizza e basta. Qui si vuole criticare sempre tutto. Puntiamo a raggiungere diversi obiettivi: ottenere infrastrutture utili alla collettività, assicurare la manutenzione di importanti parti del patrimonio comunale, ottenere energia pulita senza ulteriore consumo di suolo e offrire un formidabile esempio educativo su come si possa produrre energia pulita mettendo insieme idee e risorse del pubblico e del privato”.

L’assessore puntualizza quindi la portata dell’accordo: “4 milioni investiti sul territorio, 100 operai di ditte subappaltanti locali al lavoro. Una boccata d’ossigeno vera e propria per la nostra economia”.

Ogni impianto prevede tuttavia la presenza di una centralina nelle immediate vicinanze, proporzionale all’entità dei kilowatt prodotti. La più grande, situata al Palariviera, ha comportato l’abbattimento di una palma. “E’ l’Enel che ci ha imposto quel posizionamento – continua Canducci – tutti noi in giunta ci siamo domandati il perchè di quell’operazione”.