GROTTAMMARE – Evidenti segni di protesta da parte della categoria “vongolari” avvenuta nel pomeriggio del 28 marzo di fronte al palazzo comunale del Comune di Grottammare dove in quel momento stava avvenendo un incontro a porte chiuse tra i sindaci di Grottammare, San Benedetto del Tronto, Cupra Marittima e Massignano (favorevoli al progetto del Parco Marino), e gli esponenti di categoria: Feder pesca, Coldiretti Impresa Pesca e Lega Pesca.

L’incontro è iniziato alle ore 16:30 e proprio in quel momento c’è giunta notizia che un numeroso gruppo di persone ha bloccato la statale Sedici supportati anche da qualche lacrimogeno. Raggiunto il Comune  alle ore 17, la situazione è sembrata abbastanza nella norma e con la presenza di diverse pattuglie di forze dell’ordine.

I pescatori, per precisione la categoria vongolari, non ci stanno con il nuovo progetto che prevede per la loro esclusiva categoria una riduzione del 50% del territorio dove poter effettuare la pesca delle vongole.

La dichiarazione di un pescatore che ha voluto mantenere l’anonimato è stata: “Siamo stanchi, c’è già la crisi che ci attanaglia, se ci tolgono anche mezzo territorio su cui poter pescare con cosa andremo avanti?”.

Il 6 Luglio 1998, quattordici Enti Locali: le Province di Ascoli Piceno e Teramo, i Comuni di Fermo, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Altidona, Pedaso, Campofilone, Massignano, Cupra Marittima, Grottammare, San Benedetto del Tronto, Martinsicuro, Alba Adriatica, costituitisi in Comitato Istituzionale Promotore, con la Provincia di Ascoli Piceno come capofila, hanno siglato un accordo di programma per l’attuazione e la promozione di programmi e iniziative volte alla realizzazione dell’ Area Marina Protetta del Piceno”.

A oggi i soli aderenti al progetto sono: Massignano, Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto. I restanti comuni che avrebbero dovuto aderire hanno deciso di restare fuori dal Parco Marino Piceno.