Uno strano mondo, una strana Europa.

Studi e analisi di mezzo mondo dimostrano come l’Italia sarebbe il paese che più di ogni altro beneficerebbe dal ritorno alla moneta nazionale, ma tutti gli italiani sono terrorizzati dal ritorno alla lira. Sindacati, confindustrie, direttori di soli24ore, tele-visioni e via dicendo: la crisi sembra una piaga biblica, forse possiamo solo pregare in attesa che passi.

La Germania, invece, è il paese che più ha tratto guadagno dall’euro, ma nelle trasmissioni di attualità televisive si afferma apertamente come la moneta unica sia stata un errore per tutti e soprattutto per i tedeschi. Si guardi, per chi ha tempo, questa trasmissione della tv tedesca, coi sottotitoli

Per capire meglio quanto avvenuto, il lavoro dell’economista americana della Modern Money Theory Stephanie Kelton è quanto di più semplice e comprensibile. Si tratta di una serie di grafici in cui si mostra il saldo del “current account” di alcuni paesi europei (la differenza tra esportazioni e importazioni di beni e servizi, compresi i trasferimenti di immigrati ed emigrati, ma non i trasferimenti di capitali).

Trovate tutto qui, in un articolo della giornalista Mamta Badkar: è in inglese ma, davvero, basta guardare le figure dal 1997 ad oggi. C’è un solo vincitore – nel 1997 perdente – ed è la Germania. Tutti gli altri paesi (Portogallo, Irlanda, Spagna, Italia, Grecia) compresa la Francia escono con le ossa rotte dalla rigidità del cambio dovute alla moneta unica.

Ci sono solo tre spiegazioni:

a) tutti gli imprenditori d’Europa sono diventati improvvisamente dei gran somari;

b) tutti gli imprenditori tedeschi sono diventati improvvisamente dei geni assoluti;

c) qualcos’altro. Indovinate cosa.