SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Non si doveva arrivare a questo punto, questa situazione determina stagnazione e paralisi”. Gli iscritti al Partito Democratico hanno manifestato tutto il loro malumore nel corso del secondo tempo dell’assemblea andata in scena sabato all’Hotel Progresso.

L’atto conclusivo di un confronto aperto e diretto, con il sindaco Gaspari difeso a spada tratta dal suo gruppo consiliare, ad eccezione di Loredana Emili e Sergio Pezzuoli. Due frange ben distinte e sempre più lontane, nonostante gli auspici di riconciliazione avanzati dai piani alti del movimento.

Pezzuoli ha impallinato il primo cittadino, contestandone l’atteggiamento arrogante mostrato a più riprese. Lunghissimo l’elenco proposto: dalla decisione di fissare l’approvazione del Bilancio di previsione a tre giorni dalle elezioni nazionali al cronoprogramma non rispettato e definito addirittura “cartastraccia”, passando per la questione stadio: Gaspari, a suo avviso, avrebbe compiuto un grossolano errore non facendo firmare alla società rossoblù una fideiussione al momento dell’avvio dei lavori nell’impianto.

Puntuale anche l’affondo verso Margherita Sorge, ritenuta responsabile del flop della Sea Card, progetto tuttavia riconfermato per la prossima estate. Tutti episodi che comprometterebbero la credibilità del centrosinistra in vista del 2016.

L’assist a Pezzuoli è giunto a sorpresa da Pietro Paolo Menzietti. L’ex parlamentare – sostenuto da Nazzareno Trevisani – ha infatti stilato al sindaco la lista dei nuovi impegni da assumere. “Nessun aumento della pressione fiscale comunale, diretta o mascherata; riduzione delle tasse qualora si verificassero avanzi di Bilancio; revoca dei finanziamento comunale ai gruppi consiliari; diminuzione del numero degli assessori”. Non solo: “Basta varianti al Piano Regolatore, si vada in Consiglio per approvare il Prg che stabilisca regole certe per tutti;  sveltire le procedure di appalto e di esecuzione dei lavori di manutenzione della città; realizzazione dei parcheggi interrati in Piazza San Giovanni Battista e individuazione di aree Peep da destinare a cooperative edilizie”.

Il documento non è stato votato, in quanto la pratica non compete all’assemblea degli iscritti. Il segretario Felice Gregori ha comunque garantito che le richieste verranno esaminate dall’Unione Comunale.

Da registrare infine la decisa presa di posizione di Gianluca Pompei, coordinatore comunale dei Giovani Democratici dal 2009 al 2012. In seguito ad un’attenta analisi dello Statuto del partito, ha valutato irrituale la decisione del gruppo consiliare di invocare provvedimenti ai danni di Emili e Pezzuoli: “Sono sempre e solo gli organismi politici a poter impegnare gli organismi amministrativi con atti di indirizzo e non viceversa. Così facendo, si ribalta questa gerarchia. Ciò vale a prescindere dalla questione di merito e da chi si pensi che abbia ragione”.