SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È un Giuseppe Ricci a tutto campo, volitivo e battagliero, quello che ci accoglie presso lo chalet Stella Marina nella mattina di giovedì 14 marzo per la conferenza stampa dell’Itb. Convocata per fare il punto della situazione, è stata l’occasione per mettere molta carna al fuoco, anche per via dell’imminente apertura della stagione turistica.
“Il nostro scopo è sempre stato quello di far capire che solamente uniti potremo scardinare lo spettro della Bolkestein e di tante altre situazioni, come i carrozzoni/sindacati di categoria, che non rispecchiano più le nostre speranze e necessità” attacca Ricci:“il convegno di Balnearia, a Marina di Carrara, è stato un importante punto di svolta, dove abbiamo potuto verificare che ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Faccio due esempi:il gran successo di pubblico per l’incontro promosso da noi assieme a tanti altri movimenti ed organizzazioni ed il riconoscimento datomi dall’associazione Donnedamare e dall’Afib, per via di mia nonna Stella Guidotti – detta Stelluccia- prima bagnina donna in San Benedetto del Tronto”
Riguardo la Bolkestein: “C’è stato un incontro fra gli europarlamentari italiani e il commissario Michel Barnier, il quale ha ribadito il suo essere favorevole alla direttiva ma, a differenza del passato, con una apertura per la creazione di un tavolo di lavoro con il governo italiano, nel caso in cui questo si presenti con soluzioni valide e dirimenti. Riguardo i 5 anni di proroga il politico francese si è riservato, prima di esprimere qualsivoglia pronunciamento, di studiare attentamente le carte. Noi attendiamo vigili, rimanendo sulle nostre convinzioni, ovvero la certezza di poter continuare il nostro lavoro. Signori miei non si possono mettere da parte le leggi di uno Stato per far posto alla concorrenza e mandare in mezzo alla strada operatori che hanno investito soldi e sudore nelle loro aziende, rispettando sempre le regole”.
Chiusa la parentesi europea Ricci si è inoltrato in quella locale illustrando le prossime iniziative dell’Itb e facendo il punto sulla situazione turistica locale. “Partiremo con Vetrina sul Mare (27/28 aprile), una manifestazione dove i concessionari di spiaggia faranno da vetrina per i prodotti di tutte quelle eccellenze agroalimentari presenti sul territorio locale e nazionale. Poi in collaborazione con l’Associazionene Aquilonistica Twister Team ritornerà nelle aree antistanti gli stabilimenti balneari (che andranno dal Kontiki al Pescatore ndr.) l’ottava edizione di Vento e Colori, infine ritornerà con modalità ancora da stabilire Vernacolando sulla spiaggia”.
Passando alla situazione locale, si è partiti dalla Sea Card, che quest’anno ritornerà in versione “allargata”, estesa a tutti i comuni della provincia:”Abbiamo sempre ritenuto la Sea Card un valido strumento promozionale, a patto che questa inserisca al suo interno sconti e promozioni con i concessionari di spiaggia”. Riguardo la stagione alle porte: “Perché non ripensare la questione dei parcheggi a pagamento, magari cambiando l’orario o togliendoli ? Potremo così favorire l’afflusso alle spiagge. Faccio presente che nel mese di giugno il lungomare è praticamente vuoto e poi, mi rivolgo al sindaco Gaspari, perché non fare un tavolo di confronto con tutti, e sottolineo tutti perché non ci sono figli e figliastri, i concessionari onde discutere del piano spiaggia ?”.
Ricci entra nel merito anche della movida sambenedettese e dei suoi spiacevoli risvolti: Quest’anno non tollereremo quei concessionari di spiaggia che operano facendosi beffe dei propri colleghi penalizzandoli. Non possiamo più tollerare di vedere le nostre spiagge in disordine, per usare un eufemismo, a seguito della “calata” dei giovani della movida e delle feste a cui questi si recano. Siamo disposti a ricorrere anche alle vie legali, la situazione è intollerabile, che ci sia una movida ma regolamentata, nel rispetto di tutti”.
A latere della conferenza lo sfogo dell’imprenditore balneare Franco Capriotti, il quale chiede risposte chiare e lampanti per la categoria, che sempre più sta risentendo dei morsi di una crisi che sembra quasi senza fine.
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Ricci non ha capito nulla della seacard, non è uno strumento promozionale (come può esserlo se è distribuita in loco??) al massimo è uno strumento di retention!
Se leviamo i parcheggi a pagamento come finanziamo quello per cui sono serviti questi parcheggi a pagamento?
Lasciando un attimo da parte la Bolkstein (che ha anche dei pro oltre ai contro che espone Ricci) è ora di ripensare al ruolo dei concessionari di spiaggia in termini di servizi e di prezzi; non ha molto senso pagare un ombrellone 600-700 euro a stagione, se non vengono garantite delle commodity ai clienti, che non sono più quelli degli anni 70 che cercavano sole e mare, e un posto dove appoggiare i panni o per fare una partita a carte, mentre i bagnini sono gli stessi e con la stessa mentalità. Spogliatoi accoglienti, doccia fredda e calda possibilmente senza… Leggi il resto »
“Per dare un senso a tutto il discorso Bolkstein bisogna dire che i concessionari hanno si dei diritti ma anche dei doveri, e tra questi il primo è garantire un servizio eccellente alla clientela; se non si arriva a questo, ben vengano le aste per produrre il giusto ricambio che è vitale in tutti i settori, dalla politica alla gestione degli stabilimenti balneari.” Se fossi informato/a sulle modalità di applicazione della legge Bolkestein capiresti che NESSUN concessionario di spiaggio, nè vecchio nè nuovo, avrebbe alcun interesse ad investire in servizi da offire ai propri clienti, in considerazione del fatto che… Leggi il resto »
Che la Bolkenstein non sia una buona legge siamo tutti d’accordo, il problema è l’ostruzionismo che fanno i concessionari: invece di dire come migliorarla (la durata della concessione è senz’altro uno degli aspetti da considerare) si oppongono e basta, e questo non è un atteggiamento costruttivo che possa portare a dei risultati utili. Per il turismo su San Benedetto concordo nel dire che le potenzialità siano alte ma attualmente conta molto poco perchè il sistema è incrostato di inefficienze e di miopia di vision di business.
A parte la mia posizione verso la Bolkestein che è ormai arcinota, ovvero quella di vedere la direttiva come una vera e propria opportunità non solo in termini d’investimenti, ma anche di un ripensamento, necessario e strategico della funzione della concessione balneare, vorrei aggiungere che troppo spesso i concessionari si vantano di essere un volano per l’occupazione e di garantire servizi che nella realtà non garantiscono (o meglio garantiscono in maniera molto grossolana e inefficiente). La realtà che posso testimoniare avendo lavorato in diverse concessioni della riviera, è totalmente diversa, sia dal punto di vista occupazionale, dove regna lo sfruttamento… Leggi il resto »