MARTINSICURO – Respinta dalla maggioranza Camaioni la proposta del gruppo Cambiamo Insieme di separare la giunta dal Consiglio comunale.
La divisione, obbligatoria nei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti, non è stata attuata a Martinsicuro in quanto l’ultima elezione amministrativa si è tenuta con il turno unico (in base al censimento 2011 che registrava meno di 15mila abitanti nella città). Di fatto però ad oggi la popolazione ha superato i 17mila abitanti, da cui la proposta della minoranza per le dimissioni degli attuali assessori da consiglieri comunali e la sostituzione con i non eletti della lista Città Attiva.
“Riteniamo che l’amministrazione debba procedere con la modifica dello statuto in modo da distinguere la giunta dal Consiglio comunale – ha affermato il consigliere del Pd Andrea Buonaspeme – in modo da consentire una partecipazione ed una rappresentanza il più ampia possibile e soprattutto garantire trasparenza nell’operato dei vari organi comunali. La separazione è la risposta istituzionale alla complessità e molteciplità delle problematiche da affrontare nei comuni popolosi”.
Con la proposta con cui si è trovato d’accordo anche Massimo Vagnoni, del gruppo Progetto Comune: “Può costituire un’occasione per i non eletti della lista Città Attiva di fare esperienza amministrativa e si allargherebbe la partecipazione”.
“Nella proposta del Pd ci sono numerosi passaggi condivisibili – è stata la risposta del sindaco Camaioni – tuttavia avendo votato con il turno unico, riteniamo sia più giusto non effettuare la separazione tra giunta e consiglio, che potrà essere messa in atto invece con le prossime amministrative dove si voterà con il doppio turno. Possiamo garantire trasparenza e partecipazione anche con l’attuale sistema”.
Lascia un commento
la proposta del PD è corretta ed in linea con la legge; occorre adeguare lo statuto se esso non lo prevede; ma può anche non prevederlo tanto la legge si applica comunque restandone lo statuto implicitamente adeguato. Ma il problema è quello di sempre in quanto in Consiglio vanno deliberazioni che potrebbero far cadere l’organo esecutivo . La legge italiana è , sul punto, una legge a metà. il potere esecutivo deve poter vivere da sè a prescindere dall’organo di controllo che oltre a deliberare quanto di sua competenza al più può limitarsi a bloccare talune deliberazioni dell’organo esecutivo ma… Leggi il resto »