SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Fino a quando la Procura non si sarà pronunciata i cuccioli sottoposti a sequestro giudiziario non saranno adottabili. Lo ha ribadito l’associazione  “L’Amico Fedele” che proprio in questi giorni collabora con la giustizia accudendo gli animali provenienti dalla Slovenia.

Tempestati di telefonate e richieste i collaboratori della onlus hanno voluto però lanciare un appello: “Delle tante persone che si sono rivolte a noi, solo il 10% ci ha chiesto se abbiamo bisogno di qualcosa e per tale motivo l’amarezza ci travolge – hanno specificato –  Se solo la metà che ci ha contattato avesse portato qualcosa al nostro punto di raccolta per aiutarci a gestire i cuccioli nelle loro necessità quotidiane, non saremmo qui a lanciare un appello a chi ama gli animali”

Servirebbero, in ordine di importanza, coperte di lana o pile, crocchette i/d per cuccioli, guanti usa e getta, rotoloni di carta, traversine assorbenti e sacchetti neri per l’immondizia. Chiunque volesse dare una mano può recarsi presso il negozio Gf78 in via Pizzi. Qualora il punto di raccolta fosse chiuse è possibile consegnare il materiale presso il negozio Di Seta, situato parallelamente.

“Capiamo che la prospettiva di avere gratuitamente un cane di razza può essere allettante – afferma la presidente de L’Amico Fedele Alice Agnelli – ma se si amano veramente i cani e si vuole contribuire a dare una vita diversa a quelli che vivono in un canile, garantiamo che nel nostro ce ne sono tanti. Negli ultimi mesi, per fortuna, le adozioni sono in aumento: desidero qui ringraziare quelle famiglie che, in questi ultimi tempi, specie di domenica si sono recate in canile alla ricerca del giusto meticcio da accogliere nel proprio contesto familiare”

“Se almeno una parte di questa grande attenzione manifestatasi in questi giorni venisse indirizzata verso i nostri amici ospitati nel canile comprensoriale, faremmo un grande gesto di amore – conclude –  Per quanto riguarda noi volontari, profonderemo ogni sforzo, come abbiamo sempre fatto, per mantenere in salute i cuccioli che la Magistratura ci ha affidato, pronti a collaborare per individuare, una volta chiarita la vicenda giudiziaria, la migliore collocazione”