SAN BENEDETTO – Passare dalle parole ai fatti. L’amministrazione comunale è decisa a chiudere in breve tempo la querelle Ballarin con un gruppo di lavoro ad hoc che esamini le varie problematiche, come accaduto in occasione del Bilancio di Previsione.
L’intenzione generale è quella di mantenere distinti le questioni dell’ex stadio rossoblù e delle due palazzine incomplete di Viale Colombo, di proprietà della ditta Santarelli. L’impresa, in cambio di un passaggio di destinazione da commerciale-direzionale a residenziale, ristrutturerebbe la propria area, contribuendo al contempo al restyling del perimetro ospitante il vecchio impianto sportivo, con l’aggiunta di un corposo contributo economico al Comune.
Negli ultimi mesi l’ipotesi del grattacielo di quindici piani al posto degli scheletri esistenti è stata molto battuta, anche perchè decisamente conveniente sul fronte economico. Il rischio però di un iter che vada troppo per le lunghe c’è (con annesse titubanze da parte della Provincia) e diversi componenti della maggioranza l’hanno fatto immediatamente notare al sindaco Gaspari. Ecco allora il piano b, che potrebbe consistere in un’apertura parziale a Santarelli, con il mantenimento dei volumi esistenti ed un finanziamento minore che garantisca ugualmente un soddisfacente ritorno per le casse del Municipio.
Il centrosinistra si muove come un elefante in una cristalliera, visto che nel frattempo il Comitato “Salviamo il Ballarin” prosegue la sua battaglia “per impedire che un inestimabile patrimonio cittadino sia spazzato via”. La richiesta è chiara: “L’area venga riqualificata e valorizzata affinchè possa essere usata per fare sport, assistere ad eventi sportivi e culturali, visitare il museo dello sport e commemorare le vittime del famigerato rogo del Ballarin”. Le firme raccolte sono ormai più di 4 mila e, a quota 5 mila, si raggiungerebbe la cifra necessaria per indire un referendum consultivo in caso di varo del progetto. Certo, il percorso andrebbe azzerato, riavviato daccapo con la proposizione di un quesito che indichi l’oggetto in maniera semplice ed univoca ed infine vidimato, tuttavia lo scenario rappresenterebbe un cruccio non di poco conto.
Tra gli aderenti spunta a sorpresa il Presidente dell’assise, Marco Calvaresi: “La riqualificazione del Ballarin è nei punti del Nuovo Polo – dichiara – credo che con la salvaguardia della curva sud e la tutela del campo da gioco verrebbe alla luce un anfiteatro naturale. Ho sposato l’idea da cittadino, quel posto non può rimanere così”.
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