CUPRA MARITTIMA –Registi crescono. Un film nuovo, divertente ma allo stesso tempo una pellicola che porta a riflettere. Stiamo parlando di “Una domenica notte”, regia del giovane Giuseppe Marco Albano, che è stata proiettata giovedì 21 febbraio al Cinema Margherita di Cupra Marittima nell’ambito della rassegna “Frammenti di Festival” organizzata dal “Centro Maritain”.

Per l’occasione in sala il giovane talento Giuseppe Marco Albano e il produttore Paolo Mariano Leone che, insieme ad Angelo Viggiano, ha prodotto il film dando piena fiducia così alle potenzialità artistiche del ragazzo.

Albano è nato nel 1985 ma ha già alle spalle già un sostanzioso curriculum. Nel 2008 ha fondato insieme ad amici l’associazione culturale “Basiliciak” con l’intenzione di promuovere il cinema Lucano. Inoltre è stato finalista del Giffoni Festival nel 2009 e del Nastro d’Argento nel 2011 che ha vinto poi nel 2012 con il cortometraggio “Stand by me”, proiettato anch’esso giovedì sera per il pubblico del Margherita come preludio del film.

“Una domenica notte”, storia di un regista che non smette di inseguire i suoi sogni ma che si imbatte nella dura realtà di provincia, è stato girato completamente in Basilicata, terra d’origine del regista.

Il film è un vero e proprio omaggio a questa regione che grazie ad Albano riscopriamo essere piena di bellezze e talenti.

Il regista infatti ha inserito, solo per citarne alcuni, dei “camei” del gruppo Krikka Reggae e del cantautore Brunori Sas la cui canzone dà il titolo all’opera e ne è anche la colonna sonora.

“Un lavoro fatto con il cuore, con la passione, con l’entusiasmo – ha affermato Giuseppe Marco Albano – e mi ritengo fortunato per aver avuto la possibilità di girare questo film perché è davvero difficile per i giovani emergere e farsi notare. Con Una domenica notte ho raccontato una storia ambientata nella mia terra, nella provincia, ma la vicenda e la condizione del protagonista di ruotare su se stesso con il rischio di non realizzarsi e non arrivare all’obiettivo può essere benissimo rapportata a un livello universale”.

Il giovane regista poi ricorda il coraggio dei produttori che si sono avvicendati in questa impresa, un esempio questo che dovrebbe essere preso in considerazione da molti altri del settore. A tal proposito intervenuto infine Paolo Mariano Leone: “L’esperienza di aver finanziato questo progetto culturale di qualità è stata molto gratificante e ci è sembrata la scelta giusta da seguire”.