SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La contestata delibera che autorizza la nascita di un nuovo distributore di benzina in Viale dello Sport tornerà quasi certamente in Consiglio Comunale.

Una decisione che sarebbe stata presa successivamente ad un concitato confronto tra il sindaco Gaspari, la giunta e i capigruppo dei partiti del centrosinistra, avvenuto sabato mattina in Municipio.

A preoccupare il primo cittadino è il ricorso al Tar avanzato dall’Eni, a cui si è aggiunto pure quello della Erg. Ad irritare l’Ente Nazionale Idrocarburi è il vincolo presente nel documento che avvantaggia le pompe senza marca, quando invece secondo il regolamento il bando dovrebbe essere generico, aperto a tutti, senza mostrare preferenze.

Il terreno interessato, nelle vicinanze dello stadio Riviera delle Palme, è ampio 3 mila metri quadrati. E’ possibile che la maggioranza a questo punto sia intenzionata a modificare qualche punto, per non incorrere nel giudizio della giustizia amministrativa.

Se così fosse, si tratterebbe di una parziale vittoria per Loredana Emili e Sergio Pezzuoli, dissidenti del Partito Democratico da sempre convinti che l’atto non dovesse precludere la partecipazione di altri soggetti interessati. “Non è concepibile che si pongano limitazioni o vincoli”, tuonò la Emili nell’infuocato consesso del 26 novembre scorso. Appena ventiquattr’ore dopo avrebbe formalizzato le dimissioni da capogruppo dei democratici.

A confermare la tesi di dei tempi supplementari è la presenza all’incontro della segretaria generale Fiorella Pierbattista, che curò la stesura della delibera.

“Quella iniziativa non dà la possibilità a tutti gli operatori”, contesta Mauro Seghetti, sindacalista della Fegica Cisl. “Va contro la legge regionale e contro il libero mercato. Inoltre, il concetto di basso costo non ha significato. Tutti, ipoteticamente, potrebbero promuovere costi in diminuzione. Non dipende dal Comune, semmai dalle aziende”.

Rimane da capire se il distributore di benzina verrà inglobato nei punti all’ordine del giorno del Consiglio del 27 febbraio. Fissata ad appena due giorni dal voto nazionale, l’assise dovrà già approvare il Bilancio di Previsione 2013 e ufficializzare il no alla centrale di stoccaggio della Gas Plus.