SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’ultimo appuntamento con il “Gran Tour della cultura” sambenedettese si terrà domenica 17 febbraio, alle ore 17.30, al museo della Civiltà Marinara delle Marche, in area portuale, con la presentazione del libro di Marina Minelli “101 Storie sulle Marche che non ti hanno mai raccontato”. L’introduzione sarà curata dallo professor Gino Troli.

Le 101 storie raccolte nel volume offrono l’occasione per gettare uno sguardo diverso sulla regione, fra curiosità, leggende, mito, cronaca e storia ufficiale. Il libro parla anche dei personaggi che delle Marche si sono perdutamente innamorati, come ad esempio il compositore ungherese Franz Liszt. La Minelli racconta aneddoti ed episodi tragici legati alla seconda guerra mondiale, vicende segrete e quasi dimenticate e anche la vita dei “figli” famosi nati sul suolo marchigiano, tra cui l’imperatore Federico II, i musicisti Pergolesi, Spontini e Rossini, e poi gli estimatori eccellenti, fra cui i reali inglesi. Insomma, in 300 pagine si snoda un viaggio nel cuore di una regione che, forse proprio per la sua eterogeneità, è riuscita ad accogliere eventi e uomini così dissimili fra loro.

Due capitoli sono dedicati a San Benedetto del Tronto, e in particolare alla “gente di mare”. Ripercorrendo le tappe fondamentali che hanno portato nel secolo scorso all’affermazione della marineria locale in tutto il mondo e hanno reso San Benedetto il secondo porto italiano per qualità di pescato, Minelli esalta la cultura della marineria locale e di quanti svolgono il duro, ma gratificante lavoro a contatto con il mare.

L’autrice: Marina Minelli è nata ad Ancona e vive a Falconara Marittima. Dopo la laurea in Storia moderna, ha iniziato a collaborare con quotidiani e periodici ed è stata responsabile dell’ufficio stampa di associazioni ed enti pubblici. Nel gennaio 2009 ha creato Altezza Reale.com, il primo sito italiano dedicato alla storia e all’autorità delle famiglie reali. Con la Newton Compton ha pubblicato anche “101 storie di regine e principesse che non ti hanno mai raccontato”.