MARTINSICURO – Un impegno concreto per tutelare e valorizzare le montagne abruzzesi. E’ questa la richiesta che il movimento ambientalista Mountain Wilderness chiede ai candidati di tutte le forze politiche.

“L’Abruzzo  – si legge in una nota di Mario Viola, responsabile del MW Abruzzo – è noto nel mondo per le sue montagne, le più elevate dell’Appennino e per essere la regione più verde d’Europa con il 33% di territorio protetto con i suoi tre parchi nazionali appenninici: d’Abruzzo, Maiella, Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco Regionale Velino-Sirente.

In queste aree protette sopravvivono animali straordinari, unici, che sono ancora considerati in pericolo di estinzione quali l’orso bruno marsicano, il camoscio d’Abruzzo, il lupo appenninico, l’aquila reale, l’arvicola delle nevi e tante altre specie.

Volontà politiche e istituzionali a livello nazionale, regionale, provinciale e locale vogliono trasformare e ridurre gli spazi di vita di questi animali. Questo immenso patrimonio genetico di biodiversità animale e vegetale è stato poco valorizzato  dalla politica dominante, nonostante l’istituzione dei parchi. Le nostre montagne, con il proprio carico di creature, chiedono alla politica e alle istituzioni la pace.

MW chiede a ciascun candidato un impegno serio e coerente per fare delle nostre montagne il motore dell’economia sostenibile, fiore all’occhiello del futuro di un Abruzzo moderno, all’avanguardia in Italia e in Europa nella strategia di conservazione e di gestione della natura, in grado di dare benessere ai giovani montanari e, di riflesso, all’intera comunità regionale e nazionale.

Occorre far uscire presto dalla povertà economica le popolazioni di montagna e percorrere la strada che MW indica con il progetto concreto denominato “Facciamo pace con le montagne”.

Il movimento chiede una serie di impegni a livello nazionale, tra cui l’impegno verso la revisione della Legge Quadro nazionale sulle Aree Protette (L. N. 394/91)  con la  priorità  della conservazione della biodiversità, patrimonio comune del Paese; la reintroduzione nei Parchi Nazionali della figura del guardiaparco; la tutela del camoscio; la “moratoria per l’istallazione di pale eoliche in aree montane, sia di pregio naturalistico e paesaggistico, sia classificate come aree protette”; l’impegno per l’aumento consistente delle risorse finanziarie per le aree protette nazionali e regionali, bonifica dei siti contaminati, e divieto di esercitazioni militari in aree protette.

Tra gli impegni a livello regionale, il WM Mountain chiede la tutela delle foreste appenniniche come polmoni d’Abruzzo, impedendone il taglio al servizio delle centrali a biomasse previste nella regione; l’istituzione di un Centro Studi dei Parchi e della Biodiversità in collaborazione con le Università ed i Parchi d’Abruzzo; Finanziamento del progetto interdisciplinare pilota “Ecomuseo-ecoterritorio” di Valle d’Angri e Val Tavo (Parco Gran Sasso e Monti della Laga); l’appoggio al programma di Mountain Wilderness di riconoscimento da parte dell’UNESCO “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” delle montagne d’Abruzzo.

“L’approvazione di questo programma – conclude la nota – impegna il futuro Parlamento a considerare il ruolo strategico dell’Abruzzo nella tutela della biodiversità al servizio della comunità nazionale per il grande contributo relativo alla riduzione di CO2 in applicazione del Protocollo di Kyoto 2. La svolta dinamica di gestione dei parchi in chiave sostenibile produrrà cantieri in ogni settore, dall’edilizia al turismo, al recupero di attività tradizionali e di agricoltura naturale ed alla custodia e gestione delle aree protette da parte dei montanari nativi e residenti. Si tratta di una grande opportunità di portata storica per i giovani laureati e diplomati delle aree interne.

Le candidate e i candidati sono invitati a sottoscrivere il loro impegno per questo progetto strategico e sostenibile per il futuro moderno della regione Abruzzo”.