SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Duecentocinquanta persone; un quarto rispetto agli oltre mille partecipanti del primo corteo anti-gas. La manifestazione organizzata dai Comitati di Quartiere e dall’associazione Ambiente e Salute nel Piceno non ha raccolto le adesioni auspicate, anche se il rischio di un allentamento della tensione tra i cittadini era comunque stato evocato nei giorni scorsi dagli stessi promotori.

In compenso, sabato 2 febbraio, c’erano molti politici. Tanti amministratori locali, provinciali e regionali, con la sola defezione dell’Udc, che ha disertato l’appuntamento. In prima fila il sindaco Gaspari, che dal gran rifiuto di inizio 2012 ora si ritrova invece ad annunciare la proposta di un ordine del giorno contro l’ipotesi centrale nel corso del prossimo Consiglio Comunale, in programma il 27 febbraio. “Lo faremo dopo il voto, per evitare che si polemizzi a tutti i costi”, dichiara il primo cittadino. “Oggi siamo qui al termine di un percorso che il Comune ha dovuto fare. Era ovvio e naturale, dunque lo rivendico. Un no semplice, come ha spiegato il presidente Spacca, non avrebbe avuto valore. Difficilmente avremmo portato a casa un risultato. Senza tutte le garanzie di sicurezza, il sindaco che è tutore di tale principio deve opporsi. Abbiamo gli strumenti per farlo”.

Ad ipotizzare che la vicenda possa ugualmente non essersi conclusa è il professor Giuseppe Cappelli. Per il responsabile della Commissione Comunale, la Presidenza del Consiglio potrebbe decidere di portare avanti l’iter a prescindere dal giudizio del Ministero allo Sviluppo Economico: “Potrebbe arrivare il via libera qualora la centrale fosse considerata di importanza strategica nazionale. Ci sono paesi come Minerbio dove esistono impianti che sono cinque volte il nostro, alla profondità di solo un chilometro”.

Alla sfilata erano banditi cori e manifesti politici. Questi sono stati sostituiti da slogan fatti in casa, di vario genere: “Avete avuto il voto per tutelarci non per danneggiarci”, “Voi seduti sulle vostre poltrone, noi su un impianto di gas”, “Sì alla partecipazione, no alla sopraffazioni”, “Siamo ingassati neri”.

Sul fronte del centrodestra da registrare la presenza del presidente della Provincia Piero Celani: “Tutti salgono sul carro. Per quel che ci riguarda ci siamo espressi chiaramente nel 2011. Un intervento del genere penalizzerebbe il turismo sambenedettese. Le esternazioni del Governatore arrivano tardi”.

Tra i presenti, quasi per solidarietà, anche l’assessore all’Urbanistica di Sant’Elpidio a Mare, Marcello Diomedi. Nel comune fermano infatti, lo scenario non è troppo differente: “Tuttavia, nel nostro caso era stata rilasciata la valutazione di impatto ambientale. L’abbiamo impugnata al Tar, ad aprile il Ministero si esprimerà nuovamente”.