GROTTAMMARE – Mesi fa presentò il movimento di centro destra a Grottammare, con tanto di sostenitori. Ipotizzammo già all’epoca, anche se Maria Grazia Concetti parlava di lasciare il passo ad una terza persona (né lei né Filippo Olivieri), che si sarebbe presentata alle comunali che che di fatto avesse giù una lista al seguito. Ci sbagliammo di poco pensando alla sua candidatura, ma non potevamo prevedere che si sarebbe unita al movimento di Magdi Cristiano Allam “Io amo l’Italia” e che per Grottammare avrebbe presentato la lista civica “Io amo Grottammare”.

La incontriamo nel suo studio, la signora Concetti è un avvocato civilista, è sposata ha due figlie, Paola e Gaia e dice di sé di avere una predisposizione nei confronti dell’anima dell’uomo e cerca sempre di raggiungerla. Come tutte le donne che lavorano ed hanno una famiglia, cerca di rispettare tutti gli impegni della sua vita senza dimenticare ciò che ama: la lettura e l’introspezione.

Visto le dichiarazioni del coordinatore provinciale Andrea Assenti che la vedevano fuori dal Pdl. Attualmente in che rapporti è con il Popolo delle Libertà?
“Io ero e rimango il centro destra a Grottammare. Sono di fatto l’unica rappresentante ad essere rimasta in consiglio seriamente. Con Vagnoni e Lucciarini ho sempre dimostrato che la fiducia in noi fosse ben riposta. Al contrario di Raffaele Rossi e Filippo Olivieri”.

In che rapporto è con Olivieri?
“Quando il coordinamento provinciale decise per lui erano presenti 7 su 37 rappresentanti e non si votò. Se pensa che 4 erano miei sostenitori ci sarebbe stato, nel caso, un pareggio non una vittoria di Olivieri. Nonostante questo, parlando con Assenti avevo lanciato l’idea di presentarci comunque con due liste separate e di utilizzare il primo turno di votazioni (ricordiamo che a Grottammare da quest’anno ci sarà il ballottaggio ndr) come una sorta di primarie. Bocciarono la mia proposta ma io sono ancora qui a ribadirla”.

Mi scusi la domanda impertinente ma sembra che il tempo non sia passato e che la situazione sia rimasta, all’interno del Pdl come cinque anni fa
“Esatto. Nella scorsa tornata ci fu addirittura una lista all’ultimo minuto”.

Quella di Aurelia Lisciani, a proposito che fine ha fatto? Ed Anna Amici che ne fu promotrice, che ruolo svolge nel Pdl?
“La Lisciani è scomparsa, mentre la Amici è nel consiglio provinciale del Popolo della Libertà”.

Come mai ha deciso di entrare in “Io amo l’Italia”? Sono compatibili le sue due posizioni?
“Il movimento di Allam non prevede un tesseramento ed è di centro destra. Mi sono unita a colui che considero una persona per bene. L’ho aiutato a raccogliere le firme nelle Marche e sono rimasta stupita da quanta gente appena sentito il suo nome abbia subito firmato. Magdi mette al centro la famiglia, le persone ed è contro il signoraggio delle banche da tempi non sospetti. Propone tra l’altro che gli enti locali non siano più sostituti d’imposta per raccogliere le tasse da dare allo Stato ma che nasca un vero e proprio federalismo dei Comuni”.

Il 25 gennaio Allam è tornato per l’ennesima volta a Grottammare…
“Questo ci fa onore. Ha voluto presentare i suoi candidati marchigiani proprio dalla Perla dell’Adriatico. I principali sono per il senato Maria Mencarini e per la Camera Raffaele Tassotti, dopo il quale vengo io”.

Quando presenterà la sua lista ufficiale?
“Ho ricevuto molte richieste di adesioni. Stiamo valutando ma sicuramente la lista dei candidati sarà formata dagli amici che mi appoggiano da sempre”.

Se dovesse diventare sindaco cosa cambierebbe?
“Terrei conto della grave crisi in cui siamo. Chiederei la verifica dei bilanci comunali di questi anni”.

Dovrebbe conoscerli, visto che è in consiglio da anni…
“Guardi, le cartelle con i documenti e commissioni ci venivano consegnate tre giorni prima. Io non ho mai votato un bilancio”.

Continui pure, se fosse sindaco…
“Parlerei con la gente, mi rapporterei ai singoli quartieri, starei fra i cittadini. Non come la falsa delle assemblee partecipate”.

Mi vengono in mente le giunte itineranti offidane e che nelle sue parole ci sia una sferzata diretta al sindaco Merli
“Sì proprio ad una giunta itinerante penserei. Penso che un sindaco debba conoscere ogni situazione e rispondere ai bisogni reali. Penso in generale che in questo periodo di vacche magre una nuova amministrazione possa permettersi solo l’ordinaria manutenzione”.

Piergallini parla di rifare il lungomare centro e riqualificare quello sud
“A promettere sono bravi tutti. Come quando seppellirono le letterine dei bambini durante la posa della prima pietra della nuova scuola, che non si realizzerà mai. Sì vedremo ciò che si potrà fare. Prima il Bilancio reale e poi il resto”.

Una battuta finale sulla sua candidatura?
“Non rinnego la mia storia e lo ribadisco, il centro destra a Grottammare sono io!”.