SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non ha problemi a definirla “un’enorme cazzata”. Tonino Silvestri esce allo scoperto e si scusa per quel manifesto nel quale veniva scomodata persino Anna Frank. “Oggi voterebbe Cinque Stelle. E tu?”. Poche parole, accanto ad una foto. Il tutto inserito nella Giornata della Memoria, che già era stata turbata dalle carezze berlusconiane alla dittatura mussoliniana.
47 anni, di Spinetoli, Silvestri ha nei suoi trascorsi una lunga militanza nei Ds. Poi nel 2005 l’illuminazione e il matrimonio con Beppe Grillo. “Ho sbagliato, sto male da bestia”, ripete in continuazione. “Non dovevo usare quell’immagine. In viaggio di nozze visitai la casa della Frank. Il mio antifascismo non può essere messo in discussione”. E proprio questo è il punto. Qualcuno l’avrebbe fatto, a più riprese, scatenando un’insofferenza interiore successivamente esplosa con quel post su Facebook. “Nelle ultime settimane ho avuto incontri che mi hanno innervosito – spiega – tutta colpa del caso Casapound, con Grillo additato come un fascista. Non sono bastate le smentite, la gente ha insistito. Le persone che incontravo obiettavano: ma come fai a definirti antifascista e a votare Cinque Stelle? L’ultima lite si è verificata la sera prima del fattaccio. Un signore si avvicina e ironizza: non so se votare Grillo o Casapound, in fondo avete lo stesso programma elettorale”.
Immagino che sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
“Sì, soffrivo. Nel movimento la discriminante antifascista è palese. Possibile che basti poco per essere additati in quel modo? Il silenzio probabilmente sarebbe stata la migliore espiazione della colpa”.
Col senno di poi, come giudichi il tuo gesto?
“E’ stata una cavolata del momento, amo fare montaggi e vignette, chi mi conosce lo sa. Nella vita si sbaglia. Usare un simbolo come Anna Frank è stato un errore. Pensavo che il messaggio restasse circoscritto, invece no. Facebook amplifica tutto. Non ci si può muovere che tutti immediatamente lo sanno”.
Quale messaggio volevi trasmettere?
“Quello di un nuovo sogno di libertà. Anna lo aveva e ce l’ha pure il Movimento Cinque Stelle. Era quello il mio retro pensiero. Mi sono espresso male, non intendevo creare questo caos. Se si recepisce male un messaggio si mette in discussione una vita, una storia. Non lo accetto”.
Il fotomontaggio è scomparso dopo poche ore.
“Esatto, l’ho cancellato io. Ho visto le critiche, erano una marea. L’80% di queste erano molto forti. Ho compreso la gravità del gesto e ho disabilitato il profilo per non dare adito ad ulteriori veleni”.
Hai sentito i tuoi compagni di partito in questi giorni?
“Ho parlato con Riego (Gambini, ndr). Ho tradito degli amici, li ho danneggiati, ma ero in buona fede. Voglio bene al progetto. Per i Cinque Stelle era una serata importante. Ad Ancona lo Tsunami Tour riscuoteva un grande successo, proprio nel momento in cui scoppiava questo casino”.
Qualcuno ha invocato la tua espulsione, lo sai?
“Va benissimo. Lascerò perdere la politica, mi ritirerò. Mi impegnerò da cittadino, tuttavia non dedicherò più al partito il tempo dedicatogli in questi anni”.
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Tutto stò casino per una battuta di Grillo. Il movimento 5 stelle ha le sue regole, chiare, limpide, precise. Ed uno statuto, Basta leggerlo per verificarne le idee antifasciste. Basta leggerlo.
In che parte dello statuto (o non-statuto) si parla di antifascismo?
Mi onora far parte di un gruppo in cui una persona arriva a scusarsi pubblicamente per una errore commesso, anche se in buona fede.
Di questi tempi un bell’esempio per molti (soprattutto politici).
Con tutto il rispetto per il travaglio interiore di Silvestri, mi pare che si stia esagerando. Allora perché non dar ragione ai fondamentalisti mussulmani che hanno dato fuoco alle piazze per le vignette satiriche che ritraevano il profeta? Se non ricordo male sono state condannate dai benpensanti occidentali. A meno che non abbia scritto che Anna Frank se ne andata in un villaggio turistico polacco perché non sopportava il clima umido olandese ma che la noia del posto era mortale, credo che Silvestri possa rimettersi pure in pace con la propria coscienza; il mondo è pieno di gente che ripete… Leggi il resto »
Comprendo, capisco ed ammiro l’onesta d’animo e politica del sig. Tonino Silvestri.
Tuttavia sull’olocausto non c’è niente da ironizzare.
“Possibile che basti poco per essere additati in quel modo?” Mi auguro che questa vicenda e questa domanda facciano riflettere Tonino Silvestri, che negli anni è stato uno dei più violenti “movimentisti a 5 stelle”, sempre prodigo di insulti e di disprezzo verso chi faceva politica in formazioni diverse dalla sua, dai tempi della maxivariante e anche prima. Lui è esattamente quello che contesta agli altri: quello sempre pronto a impiccare la gente per una parola, per una appartenenza, per un errore magari neppure suo, per una malefatta di qualche esponente nazionale: negli anni ci ha rovesciato addosso di tutto… Leggi il resto »
Ha ammesso di aver sbagliato e ha detto che vuole allontanarsi. Cosa pretende di più?
E proprio vero, ormai il comunismo inteso come ideologia sembra superato (purtroppo), i vizi delle persone che lo hanno rincorso rimangono. NON SAPETE VINCERE.
Non ho ben capito a quale gara tu ti riferisca (che quindi avremmo “vinto” soltanto nella tua testa) e francamente non sono neppure convinto che tu abbia letto quello che ho scritto, dato che si riferisce a tutt’altro e non all’episodio per cui Tonino si è correttamente scusato. Ma pazienza, forse mi sono espresso male io.
Se io al lavoro sbaglio i miei clienti non tornano da me. Se un politico sbaglia si fa pagare l’assicurazione dal comune per risarcire i suoi errori.
Concordo in pieno con Daniela Primavera in merito ai modi del movimento 5 stelle.
Per Headunter
1) Che c’entra Primavera (anche se non ha bisogno della mia difesa per amor di coerenza..) con l’attuale maggioranza che governa il Comune di San Benedetto;
2) Le assicurazioni? Quelle per la colpa grave, quindi quella del Sindaco a cui penso ti riferisci, devono, ripeto devono, e sono pagate volontariamente da amministratori e funzionari (questo vale per tutti gli enti pubblici non essendo possibile agire diversamente con riferimento alla colpa grave).
Ana Isabel Sanchez Torralba
Samuel Masih
Peter Obore
Padre Gopal
Suor Barbara Ann Ford
padre Arley Arias Garcia
Alberto Neri Fernandez
frere Yves Marie-Dominique Lascanne
padre Celestino Digiovambattista
Jaime Noel Quintanilla
Marita Linares
Massimiliano Kolbe
… oggi voterebbero CinqueStelle…
Se tutti i politici che sbagliano si ritirassero… questo sarebbe un paese migliore.
Un politico di 5 stelle si ritira per una vignetta sbagliata. E dico: fa bene. Perchè la politica, non è uno scherzo.
Il sindaco di San Benedetto, nonostante fosse uno dei suoi proclami elettorali, paga doppio in Piano Regolatore senza darlo alla città e fa solo la finta di dimettersi.
Se tutti i politici facessero il mea culpa le cose andrebbero nettamente meglio.. ONORE a Silvestri .. per tutto quanto abbia gia ampiamente dimostrato .
Silvestri… tieni duro