GROTTAMMARE – Si parla ancora di piani di azioni per rilanciare quello che è per noi ossigeno vitale, il turismo. Si è svolta, infatti, nella serata del 25 gennaio, presso Palazzo Ravenna, la prima conferenza regionale sul turismo a cura del Pd, in preparazione della Conferenza Nazionale che si terrà a Roma il prossimo 31 gennaio.

Gremita la sala consigliare del comune di Grottammare, che per il terzo anno consecutivo ha ospitato un momento di riflessione politica, dedicato principalmente al comparto turistico del territorio. Molti i relatori pervenuti alla serata per dare il proprio contributo.

L’incontro ha preso il via con la relazione introduttiva dell’assessore al turismo del comune di Grottammare Simone Splendiani, che ha illustrato i motivi dell’incontro, le principali linee guida proposte per il turismo dal Partito Democratico nazionale e alcuni temi di riflessione per le politiche turistiche regionali.

Successivamente gli interventi di Emidio Mandozzi, capogruppo Pd in consiglio provinciale, l’onorevole Luciano Agostini, Palmiro Ucchielli, segratario regionale Pd, Antimo Di Francesco, segretario provinciale Pd, Paolo Perazzoli consigliere regionale Pd, Claudio Albonetti, Presidente nazionale Assoturismo Confesercenti, e il sindaco di Grottammare Luigi Merli.

In sintesi, dall’analisi delle criticità regionali sono emerse le seguenti priorità che il Pd porterà avanti come idee da sviluppare: Valorizzare la pluralità dell’offerta turistica marchigiana, rilanciando i prodotti turistici già consolidati (turismo balneare) ma investendo anche su quelli in via di sviluppo (in particolare quello enogastronomico, naturalistico e religioso) al fine della destagionalizzazione dei flussi turistici.

Un altro punto presentato è stato quello di voler indirizzare l’offerta verso i mercati stranieri soprattutto con prodotti turistici innovativi e spendibili in periodi diversi da quello estivo.

Si è poi parlato dell’immagine delle Marche che è sinonimo già conosciuto di: qualità della vita, diversità dei paesaggi, ospitalità. Questo secondo il Pd eviterebbe: “L’invenzione di marchi “accattivanti” che rischiano di tradursi in sperpero di risorse pubbliche”.

Gli ultimi tre punti parlano ancora di strategia. La promozione turistica del territorio, e soprattutto delle imprese turistiche, dovrà volare on line, vista ancora la scarsa presenza di certe realtà sulla rete.

Qualificare l’offerta ricettiva in qualità e in varietà, non solo attraverso incentivi alle ristrutturazioni ma anche attraverso lo stimolo alla nascita di nuove forme di ricettività diffusa è un altro punto centrale e, infine, investire sulla formazione degli imprenditori turistici, anche attraverso politiche tese a favorire l’imprenditoria giovanile e femminile, al fine di accrescere la competitività delle imprese attraverso un nuovo rapporto sinergico tra pubblico e privato.

Tra le idee esposte, oltre a quelle citate sopra, c’è anche quella di uniformare e omogeneizzare a livello nazionale l’inserimento della tassa di soggiorno tramutandola in tassa di scopo.

Hanno poi preso parte alla discussione i rappresentanti delle associazioni di categoria e amministratori locali. Le conclusioni sono state a cura di Valentino Filippetti, responsabile del Dipartimento Economia e Lavoro Pd nazionale.