SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un grande movimento, ma assolutamente imparagonabile a quello registrato sette giorni fa. Chi in Via Mentana c’era anche sabato scorso parla infatti di un’affluenza diminuita più della metà.

Merito dell’ordinanza comunale firmata da Giovanni Gaspari che impediva (e impedisce) il consumo di alcolici all’esterno dei locali a partire dalla mezzanotte e al contempo di un controllo costante da parte delle forze dell’ordine che hanno pattugliato fino alle 2 la strada della discordia.

Quasi nessuna multa, piuttosto un ruolo di deterrenza. I residenti tirano per ora un sospiro di sollievo. “Fino a quando durerà?”, si domandano perplessi. “Se insisteranno per almeno un altro mese, la situazione potrebbe calmarsi del tutto grazie al passaparola”.

Gaspari stavolta non c’era. Il sindaco ha preferito restarsene a casa ed affidarsi a Polizia Municipale e Carabinieri. Scoccate le 24, all’esterno delle strutture molti bicchieri sono spariti, seppur con qualche eccezione. Solita storia invece sul fronte della viabilità: diverse automobili intenzionate ad immettersi nella via, sono state “respinte” e costrette ad inserire la retromarcia.

Rosa Maria Varuolo, titolare del Caffè Mentana, digerisce a fatica l’ordinanza: “Avevamo chiesto controlli a più riprese, proponendo una videosorveglianza della zona a mie spese. La risposta fu negativa”. L’irritazione aumenta se il discorso vira sui prezzi delle bevande, ritenuti dal primo cittadino eccessivamente bassi: “Per quale motivo devo essere criticata io e non chi vende alcolici a 5 euro?”. Una battuta sull’ipotesi di una patente a punti per gli esercizi: “Avrei già dovuto riconsegnare la licenza – scherza – con questo accanimento l’avrei bruciata subito”.

I locali di Via Mentana non navigano sulla stessa barca. Ognuno pare intenzionato a difendere i propri interessi e a distinguersi dagli altri. Beppe Bisacchi del BarCode ne è la prova provata: “Ci sono storie e modus operandi differenti. Personalmente, sono assolutamente favorevole alla decisione di Gaspari; finalmente potremo lavorare in maniera molto più regolare e normale. In questo modo si evinceranno i reali problemi”. Tuttavia precisa: “Avrei preferito un tavolo di confronto, sono due anni che chiedo questo provvedimento”.

RISSA DAVANTI AL “FLAUTO MAGICO” L’unico episodio di tensione si è verificato dopo l’1.30 all’altezza del “Flauto Magico”. Un gruppo di giovani su di giri ha preso di mira e successivamente a calci un sacco dell’immondizia che stazionava sul marciapiede. Redarguiti dal titolare Settimio Capriotti e dal presidente del quartiere Marina Centro, Pierfrancesco Troli, i ragazzi hanno cominciato ad inveire attirando l’attenzione delle forze dell’ordine che, a pochi metri di distanza, non s’erano accorte di nulla. La situazione è rapidamente degenerata, con l’ex assessore che ha reagito con foga alle minacce subite. Il parapiglia è stato sedato a fatica dai Carabinieri, oggetto pure loro di ripetute provocazioni verbali. Lasciati liberi, i tre sono comunque stati identificati.