SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Attenersi alle promesse della campagna elettorale e al cronoprogramma stilato pochi mesi fa, dove non compariva, in entrambi i casi, il nuovo progetto del lungomare nord. O meglio, non quello che prevede l’inizio dei lavori da Piazza Giorgini. A chiederlo è Paolo Perazzoli: “E’ una proposta estemporanea, il dubbio riguardava esclusivamente in punto di partenza, c’è chi voleva da nord, chi dal residence Las Vegas. L’intervento che si vorrebbe varare adesso non c’entra niente e non è stato discusso con nessuno, tanto che non esiste un progetto preliminare. Ritengo inoltre improbabile una partenza nel 2013”.

L’ennesima stoccata alla giunta Gaspari, volata durante la puntata fiume di YouRiviera. Il consigliere regionale del Partito Democratico non si è mai tirato indietro, mostrando idee chiare sui diversi temi urbanistici legati al futuro di San Benedetto. “Dico sempre quello che penso”, ha garantito a più riprese.

E noi ne abbiamo approfittato, partendo dal caso Ballarin. “All’estero buttano giù gli stadi con grande facilità. Sono assolutamente contrario all’idea di un monumento, vanno salvaguardate le cose importanti. Quello spazio va riconsegnato al pubblico e al verde”. L’ipotesi grattacielo? Non fa paura: “Per non sfruttare il territorio, bisogna costruire in altezza. Sarei favorevole, ma dovrei vedere il progetto. Quello che c’è ora vi piace?”. E a proposito di torri, Perazzoli rispolvera quella all’Agraria, mai costruita: “L’errore di Gaspari fu partire e successivamente fermarsi. Ci fu l’approvazione della maggioranza e la vittoria al Tar. Poi, ad un’assemblea cedette alle pressioni senza motivo”.

L’ex sindaco alza il pollice anche alla proposta di realizzazione di un impianto di stoccaggio del gas. “Impianto, non centrale, va chiamata nel  modo corretto. Sono propenso all’uso delle fonti alternative al petrolio. Certo, si devono ottenere tutte le garanzie di sicurezza. I rischi sono bassissimi, in Emilia nonostante il terremoto non è accaduto niente. Tuttavia, si deve trattare con la ditta per creare interventi di recupero del quartiere. Le abitazioni sono svalutate già oggi”. Le colpe dell’amministrazione comunale sarebbero quindi legate ad una mancata trattativa con la multinazionale francese: “Non lo sta facendo, dovrebbe avere la forza. Al tavolo tecnico regionale Polidori si è comportato bene, da tecnico non poteva fare altrimenti. Gli errori semmai li ha commessi altrove…”.