SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il centro cittadino si presenta a coloro che vi si trovano come un grande mosaico composto, oltre che da opere d’arte moderna , in particolar modo da attività commerciali di vario genere: non solo punti di ristoro, vista la gran quantità di bar , gelaterie e pizzerie, ma anche un alto numero di negozi pronti a soddisfare le molteplici esigenze dei cittadini e non. Tra questi di certo spicca l’Ottica Talamonti, sia per la posizione centralissima che per il prestigio che questa attività ha saputo guadagnarsi negli anni, come rappresentato dal premio di “Socio dell’anno 2012” consegnato dalla Confcommercio sambenedettese al titolare Giuseppe Talamonti, con cui abbiamo voluto tracciare un percorso a partire dalla nascita dell’ottica fino ad oggi, discutendo anche di ciò che è importante per il centro di San Benedetto.

Quali sono le origini di questa attività e attualmente chi se ne occupa?

“Mio padre ha aperto un negozio in Ascoli nel 1924 poi ovviamente c’è stata una interruzione dovuta alla guerra per poi riaprire anche a San Benedetto nel 1946. Attualmente mi occupo io del negozio insieme a mia moglie e mia figlia”

Il premio che le è stato assegnato è sicuramente un simbolo dell’importanza rivestita dal vostro esercizio per San Benedetto, concorda?

“La nostra certamente è una attività antica, non so poi quanto importante per la città, non credo stia a me giudicare. Quello che è sicuro è che ho sempre cercato di svolgere il mio lavoro con grande impegno per garantire il miglior servizio possibile ai clienti, il tutto si spera con capacità e competenza”

Quanto conta la fidelizzazione del cliente per attività di questo tipo?

“I clienti si fidelizzano se poi c’è un servizio di qualità, altrimenti tutto questo non accade. Il nostro punto vendita poi si occupa di distribuire beni di prima necessità per chi ne ha bisogno quindi è normale che se il cliente viene ripagato poi sia spinto a tornare”

Da poco sono iniziati i saldi: quanto potranno migliorare le vendite data la crisi economica generale?

“I saldi per noi sono diversi da quelli dei negozi di abbigliamento, quindi cerchiamo di averli tutto l’anno, soprattutto per quanto riguarda vecchi modelli di montature che non vengono più inclusi nelle collezioni dalle aziende ai quali vengono sempre applicati degli sconti. Per quanto riguarda le vendite per gli occhiali da sole i marchi classici attirano sempre a prescindere dalla crisi, in particolar modo i Ray-Ban e i Persol, mentre per gli occhiali da vista da due anni il momento è un po’ più complicato visto anche il moltiplicarsi dei canali di vendita. Capita a volte infatti che alcune persone acquistino altrove le montature e vengano da noi per poi montare le lenti.”

Qual è la situazione attuale del centro cittadino? Cosa si può migliorare?

“Da parte di noi commercianti, specialmente da Confcommercio e Confesercenti, sono stati fatti dei tentativi per migliorare la situazione ma per ora non è saltato fuori niente. C’era la volontà di creare una sorta di centro commerciale all’aperto per fare concorrenza alle grandi realtà sorte negli ultimi anni, ma non c’è ancora nulla di concreto . Ad ogni modo per una città come San Benedetto il centro è un punto di ritrovo e Viale Moretti quindi ha una importanza fondamentale, sia per i cittadini che per i turisti, soprattutto nel tempo libero. L’idea principale resta comunque quella di aumentare i servizi da parte del comune, in modo di creare più posti macchina. I parcheggi infatti sono fondamentali perché c’è sì un’isola pedonale, ma il vero problema è come raggiungerla, anche per quanto riguarda i negozi. Molti clienti infatti si lamentano del fatto che non si trova posto con l’auto per arrivare da noi”.