MARTINSICURO – La musica compagna inseparabile delle proprie giornate, la chitarra che traduce in note emozioni ed ispirazioni e un sogno nel cassetto: farsi conoscere e arrivare al successo con la propria band. Emanuele Tucci, giovane musicista martinsicurese, chitarra e voce dell’ “Emanuele Tucci and family music” (band che annovera anche Amedeo Troiani alla batteria e Simone Incicco al basso) guarda al futuro con ottimismo, nonostante la morsa della crisi economica che non ha risparmiato nemmeno il panorama musicale italiano e che ha reso ancor più in salita la strada dei talenti emergenti.

L’artista ha già un album all’attivo, Sophisticated Sound Machine: un disco che spazia dal rhythm and blues, al funk, al soul e al rock. Emanuele Tucci inizia da ragazzino a a fare musica in casa, per spirito di imitazione del fratello Eugenio, cantante di una band locale molto in voga negli anni 90, gli Higuana. E’ in questo modo che coltiva i primi approcci con la chitarra, che poi si trasformeranno in una vera e propria passione per lo strumento.

Chi sono stati i tuoi maestri e chi sono i tuoi idoli?

“Potrei citarne un numero davvero infinito di nomi: sicuramente mio fratello Eugenio, il maestro Giacinto Cistola, Andrea Tattoni, Guido Cervellini, Nicolo Foglia e Andrea Cocci sono stati le persone con cui ho avuto le mie prime esperienze e che mi hanno dato davvero tanto dal punto di vista musicale e umano, per cui colgo l’occasione per ringraziarli ancora una volta. Poi tra i musicisti che amo, e da cui cerco di trarre ispirazione, sicuramente ci sono Stevie Wonder, Prince, Jimi Hendrix, BB King, Stevie Ray Vaughan, D’Angelo, James Brown, Ray Charles e come dicevo prima potrei continuare all’infinito”.

Parliamo del tuo album Sophisticated Sound Machine, un progetto musicale molto complesso con ispirazioni che vanno dal jazz al blues fino al rock e al soul
“Sophisticated Sound Machine è l’insieme di una serie di ispirazioni che si sono tradotte in musica. Amo molto la black music e, come è noto, tutta la musica contemporanea nasce appunto da questo genere. Il fatto di esprimermi con vari stili è stato in un certo senso necessario da un punto di vista creativo”.

Oltre ad essere chitarra e voce dell’Emanuele Tucci and Family Music, sei anche compositore dei brani. Come mai la scelta di scrivere testi in inglese?
“Scrivo in inglese sopratutto perchè l’ 80% della musica che ascolto è in inglese e questo mi ha sicuramente condizionato, poi perchè spesso questa lingua, dal punto di vista metrico, è più versatile, specialmente in alcuni generi musicali. Ci sono però anche nuovi brani che ho composto in italiano, quindi scrivere in inglese non è una necessità assoluta ma semplicemente mi piace di più”.

E’ difficile fare musica nei paesi di provincia? Se Emanuele Tucci vivesse a Milano o in una qualsiasi grande città europea avrebbe maggiori opportunità artistiche?
“Questo sinceramente non lo so, penso che fuori dall’Italia si respiri un’aria completamente diversa. Nel nostro paese ci sono molti fattori che limitano la musica, in particolare nelle piccole realtà. Io sto cercando di far conoscere il mio progetto un po’ ovunque, muovendomi anche fuori provincia, ma non nascondo che è piuttosto dura, perchè il panorama musicale, specialmente live, è in sofferenza. Sono comunque ottimista, visto che stanno aprendo molti live club e ci sono moltissime realtà musicali. Penso che nei prossimi anni ci saranno dei cambiamenti positivi, di questo ne sono sicuro”.

Come la musica, secondo te, potrebbe contribuire ad una riqualificazione di Martinsicuro?
“La musica spesso fa delle grandi cose, dal punto di vista culturale è una risorsa fondamentale che unisce tutti. Quindi penso che se si intraprendessero iniziative musicali e non solo, questo metterebbe in risalto in maniera positiva il paese. Attraverso eventi musicali si può colmare il vuoto che c’è a Martinsicuro”.

Quali sono le date dei prossimi concerti?
“Abbiamo diverse serate da qui fino alla fine di febbraio e questo ha contribuito a farci tornare l’entusiasmo, perché veniamo da un periodo di stasi per quanto riguarda il live. Le serate si terranno in giro per la nostra provincia e quella di Ascoli Piceno, ma arriveremo anche fino a Siena per fine febbraio, nel locale “Al Cambio”, dove hanno suonato all’esordio i Negrita”.

Progetti in cantiere per Emanuele Tucci?
“Al momento ho dei nuovi lavori e spero di riuscire a realizzare un secondo disco il più presto possibile. Nel frattempo siamo sul web con dei video di promozione e con il nostro primo videoclip, realizzato con l’aiuto di un grande professionista e amico, il regista Gianrico Di Gennaro”.

Cosa ti senti di dire ai ragazzi che si avvicinano per la prima volta al mondo della musica?
Dico innanzi tutto di ascoltarne molta  musica e sopratutto di diversi generi perchè, a mio avviso, consente molta apertura. E poi non bisogna mai fermarsi davanti a nessuna difficoltà, perché per l’esperienza che ho avuto, posso dire che i momenti di crisi ci sono e anche io ho pensato molte volte di fermarmi, ma poi sicuramente l’amore per la musica mi ha spinto ad andare avanti e a non arrendermi mai. In fin dei conti è un po’ quello che accade nella vita di tutti i giorni, e con l’amore si possono superare tutte le difficoltà. Questo è quello che mi hanno insegnato la mia famiglia, i miei maestri e la musica.