GROTTAMMARE – Sì al parcheggio interrato sotto il piano stradale di via Matteotti. La commissione di vigilanza, convocata nelle settimane scorse per discuterne la fattibilità tecnica, ha risposto affermativamente alla realizzazione del progetto, pensato in origine per un’altra zona della città, in via Pontino lungo.

L’opera consiste nella realizzazione di 48 posti auto interrati, la sistemazione della via Matteotti, con la riqualificazione degli spazi verdi, la realizzazione di un ascensore al servizio del sottopassaggio esistente, con contemporanea eliminazione dello scivolo per portatori di handicap, e quindi l’allargamento, con creazione di nuovi parcheggi in superficie del tratto iniziale della strada.

La proposta di un parcheggio sotto il livello stradale in pieno centro cittadino deriva dallo spostamento di un’opera prevista in via Pontino Lungo, nell’ambito di un piano di recupero urbanistico dell’area occupata in passato dall’ex falegnameria Cardarelli.

In quella zona, che si trova nei pressi della Stazione ferroviaria, vige un rapporto pubblico-privato per la riqualificazione (c.d. accordo di programma), all’interno del quale il parcheggio interrato è l’ultima delle opere da realizzare a carico del partner privato, l’impresa Gedaf srl.

Dal punto di vista di quest’ultimo, la soluzione in via Matteotti risulta più onerosa (1.048.618,15 euro contro i vecchi 931. 588,32) ma praticabile.

Il privato, infatti, aveva manifestato l’impossibilità di rispettare l’accordo a causa di condizioni del sottosuolo non prevedibili in sede di progettazione e cioè la presenza di uno strato di conglomerato roccioso posto a circa 2,5 metri dal piano di campagna.

Dal momento che l’area originaria nel frattempo è stata dotata dell’ampio parcheggio ricavato nell’ex piazzale ferroviario, l’amministrazione comunale ha sposato l’ipotesi del trasferimento nel centro cittadino, luogo mai sazio di parcheggi, adiacente all’isola pedonale di corso Mazzini e ad altre strutture di pubblica utilità come la Biblioteca comunale, il municipio, l’ufficio postale e la scuola elementare.

La proposta fu presentata e discussa in un’assemblea pubblica, ottenendone il via libera.I tempi di realizzazione dovranno tenere conto anche degli aspetti formali dell’operazione, che necessita l’attivazione di un iter di modifica dell’accordo di programma stipulato.