TABELLINO: Scavolini Banca Marche – Sutor Montegranaro 78-93
SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO: Cavaliero 10 (1/3, 2/3) Kinsey 10 (3/7, 0/4), Thomas 11(1/2, 3/7), Crosariol 4 (2/6, -/-), Flamini 2 (1/2,-/- ), Barbour 24 (5/6, 2/6), Mack 17 (2/4, 4/9), Bryan 0 (-/-, -/-), Amici (-/-, -/-), Clemente 0 (0/1, 0/1). All: Zare Markowski
SUTOR MONTEGRANARO: Steele 20 (6/10, 2/4), Cinciarini 16 (3/9, 2/5), Panzini ne, Perini ne, Slay 12 (-/-, 4/4), Freimanis 3 (0/1, 1/1), Campani ne, Di Bella 4 (1/2,0/1), Mazzola 4 (2/2, 0/1), Johnson 6 (2/2, 0/3), Burns 19 (9/13, 0/1), Amoroso 9 (3/6, 0/1). All.: Carlo Recalcati.
Arbitri: Begnis, Aronne, Baldini.
Note: Parziali .15-32, 19-15, 21-24, 23-22 Tiri da due Pesaro 15/31, Momtegranaro 26/45. Tiri da tre Pesaro 11/30, Montegranaro 9/21. Tiri liberi Pesaro 15 /18, Montegranaro 14/17. Assist Pesaro 5, Montegranaro 6. Stoppate Pesaro 1 , Montegranaro 1. Schiacciate Pesaro 3, Montegranaro 0. Rimbalzi totali Pesaro 32, Montegranaro 30.
PESARO – Il risultato di 78 – 93 rimasto impresso sui tabelloni dell’Adriatic Arena al termine del derby è ossigeno puro per la Sutor di Recalcati e motivo di riflessione per lo staff tecnico pesarese. Nel dopo partita il primo a presentarsi in sala stampa è coach Markovski, visibilmente contrariato, che non usa mezzi termini per commentare l’incontro: “Abbiamo disputato un primo quarto osceno in fase difensiva, concedendo a Montegranaro un ritmo da 130 punti a partita. Dal secondo quarto abbiamo modificato la nostra intensità ma non è bastato”. L’allenatore non digerisce il fatto di aver subito un break decisivo di 17 punti nella prima frazione di gioco quando aveva sul parquet quello che sulla carta doveva essere il quintetto migliore: “I giocatori di cui avevamo bisogno, quelli che hanno più talento sono gli stessi che hanno difeso nel primo quarto in maniera vergognosa”. Markovski non vorrebbe andare oltre l’analisi della partita ma alla fine non riesce a trattenersi: “Abbiamo bisogno di giocare con il sangue negli occhi, bisogna avere fame di vittoria che non c’è assolutamente stata. Non si può finire il primo quarto senza commettere un fallo. Qui non si tratta di talento, di schemi o di capacità di segnare: si tratta solo di avere bene in mente gli obbiettivi e lottare per sopravvivere. Per questo motivo vi dico già da adesso che né martedì né mercoledì i ragazzi vedranno il pallone, perché il problema qui non è la pallacanestro”.
Ovviamente di tutt’altro umore è il coach sutorino Carlo Recalcati che, alla vigilia della partita, sapeva di poter contare su una migliore organizzazione di gioco rispetto a Pesaro, che di fatto è una squadra nuova: “Sono molto felice, sia per i 2 punti, che sono per noi aria da respirare e soprattutto perché abbiamo avuto un buon impatto sulla gara, che era ciò che volevamo. Dovevamo sfruttare la nostra migliore organizzazione e sono felice del gioco che abbiamo espresso: abbiamo mosso bene la palla, cercato sempre i giocatori più liberi e giocato senza egoismi. La buona intensità difensiva si è tramutata, guarda caso, in punti facili in attacco”. L’allenatore gialloblu riconosce l’importanza del vantaggio accumulato nel primo quarto: “I primi dieci minuti nei quali abbiamo distanziato la Scavolini sono stati per noi oro. Era naturale che ci fosse un ritorno di Pesaro ma il vantaggio che avevamo ci ha permesso di gestire con tranquillità i momenti più difficili”.
Lascia un commento